La tendenza attuale è quella di classificare gli smartphone in base alle loro caratteristiche, rispetto alle vendite e alle loro prestazioni. C’è però un’altra classifica che li valuta per la quantità di onde elettromagnetiche emesse. Il Sar è lo Specific Absportion Rate, ovvero la capacità del corpo di assorbire onde elettromagnetiche in seguito ad un contatto con un dispositivo che le emette. Nel 2019 sono più di tre miliardi le persone che posseggono uno smartphone. Non tutti sanno che questi device emettono onde elettromagnetiche, non tutti conoscono il range entro il quale queste emissioni devono mantenersi. Ecco la classifica dei migliori e peggiori cellulari.
I tre macro raggruppamenti. Bene Samsung, super Apple, male i produttori cinesi
Le regole europee impongono ad ogni dispositivo di non emettere più di 2 Watt per chilogrammo. Il limite viene imposto sulla base della scala SAR. Quasi tutti gli smartphone in circolazione hanno soglie di emissioni lontane dal limite dei 2W/kg. Ci sono tre raggruppamenti, il primo comprende 8 marchi, i quali hanno valori nella media, tra questi c’è Samsung. Molto peggio invece fa il duo Oppo-OnePlus con valori superiori agli 1,25W/Kg. In via generale la maggior parte dei dispositivi cinesi ha delle emissioni superiori a quelle dei top brand, ci sono tuttavia delle eccezioni. Nel terzo raggruppamento troviamo Apple, complice anche il prezzo elevatissimo di ogni dispositivo, la società di Cupertino insieme alla casa sudcoreana assicurano basse emissioni.
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La top five degli smartphone migliori e i peggiori per emissioni
Quando vogliamo acquistare uno smartphone difficilmente ci poniamo come interrogativo quello delle emissioni. In linea teorica questo sarebbe un aspetto da controllare. Ci sono 5 smartphone che emettono una quantità bassissima di onde, sono: il Lenny 4, Note 8, UPULSE, Note 10+, Redmi Note 8. Tra i peggiori, invece, troviamo: VIEW PRIME, Mi A1, OnePlus 5T, Jerry 3, Zenfone 6.
Francesco Somma