Ali Adnan in Iraq distribuisce cibo ai manifestanti durante la Rivolta di Baghdad
Durante il momento delicato che sta attraversando l’Iraq a causa della rivolta di Baghdad, Ali Adnan, ex calciatore di Udinese e Atalanta, è sceso in piazza per distribuire cibo ai manifestanti. Lo stesso giocatore ha dichiarato: “Non potevo restare a guardare, l’ho fatto con il cuore. Tutto questo deve finire. Il popolo iracheno ama la vita”.
Tale rivolta ha portato alla morte di circa 250 persone e molti residenti lottano ogni giorno la fame. Proprio per questo, Ali Adnan è sceso in piazza con bandana in testa, manica corta e un pentolone enorme con all’interno chili di riso da distribuire a chi ne aveva bisogno: “Ho fatto una cosa normale, suggerita dal cuore: penso che chiunque sia disposto ad aiutare la propria gente”, ha dichiarato lo stesso calciatore alla Gazzetta dello Sport direttamente da Baghdad, dove si trova in questi giorni, successivi alla conclusione della stagione in MLS, campionato nel quale milita con i Vancouver Whitecaps. Un soggiorno non semplicissimo visto che lo stesso giocatore ha detto che mai e poi mai sarebbe potuto andare in giro a riposarsi in questo momento così difficile.
I motivi della rivolta
In Iraq è in atto una forte protesta contro le politiche del primo ministro Adel Abdul Mahdi fatte di carovita, corruzione e mancanza di servizi pubblici. Inoltre, a peggiorare la situazione sono le reazioni delle forze dell’ordine; infatti, la repressione è molto violenta e in pochi attimi si passa dal semplice richiamo alle manganellate, proprio come è successo a diversi studenti mentre protestavano per le strada. Tantissimi cittadini non hanno più una casa o cibo e lottano per la sopravvivenza. Quindi il gesto di Ali Adnan assume grande importanza in una situazione del genere.
La speranza di Ali Adnan per l’Iraq
Il calciatore, prima di concludere, ha mandato un messaggio di speranza: “Il popolo iracheno è meraviglioso: siamo amore e amiamo la vita, tutto questo deve finire”. Inoltre ha aggiunto che il suo gesto è normale e serve a ridare speranza alle persone che non ne hanno più.