È arrivata la notte di Halloween 2019; anche quest’anno, come ogni anno, cade nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre; quali sono le origini della festa? Come si celebra nel mondo?
Halloween 2019: le origini della festa
Le origini della festa di Halloween sono di certo molto antiche ma ancora oggi non ci sono certezze in proposito. Per alcuni la ricorrenza sarebbe nata nell’antica Roma, infatti, si inspirerebbe alle celebrazioni in onore delle Dea Pomona, divinità legata alla ricchezza dei raccolti, oppure ai Parentalia, i giorni che gli antichi romani dedicavano ai defunti. D’altra parte, secondo altri Halloween dovrebbe essere collegato più che altro al Samhain, festa celtica di fine estate. È molto probabile che in qualche modo entrambe le tesi siano in qualche modo vere: nei paesi anglosassoni la tradizione è stata portata avanti nella declinazione celtica e pagana, negli altri paesi come l’Italia, influenzati dal cattolicesimo, tuttora il primo novembre ricorre Ognissanti.
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Una ricorrenza americana?
Durante il Samhain venivano intagliate delle zucche – ma anche altri ortaggi come barbabietole – così da fargli prendere fattezze mostruose che scacciassero gli spiriti maligni. Parallelamente, la festa di Ognissanti sarebbe stata fissata l’1 novembre, a partire dall’840 d.C. quando papa era Gregorio IV, per stabilire, come in molti altri casi e quello del Natale e della Pasqua su tutti, la continuità tra riti romani e cristiani.
Fatto sta che nella sua versione moderna – macabra anche se scanzonata – Halloween è nato negli Stati Uniti: da un lato venne declinata sulla simbologia celtica o meglio irlandese (vestiti paurosi, giro delle case chiedendo: “trick or treat?”), dall’altro, il nome (All Hallows’ Eve) significa “vigilia del giorno di Ognissanti”.
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Come si festeggia nel mondo
Insomma, anche se la “versione” statunitense – un’«americanata» per molti – è ormai quella preponderante, da secoli la notte tra fine ottobre e inizio novembre è la festa in cui si ricordano i defunti in molti luoghi del mondo, anche al di là della festa cattolica di Ognissanti. In Italia, per esempio, si celebrava la cosiddetta Notte delle Lumère; in Germania il ricordo dei morti dura una settimana ed è usanza nascondere dei coltelli per proteggersi dagli spiriti, invece, in Austria si lascia la tavola apparecchiata per accoglierli, un po’ come nel Dia de los Muertos messicano. Infine, in Cina e Giappone vengono poggiate sui corsi d’acqua delle bacchette di carta o delle lanterne rosse che dovrebbero permettere alle anime rimaste bloccate nel mondo dei vivi di raggiungere quello dei morti.