Il turno infrasettimanale di Serie A – in attesa che si concluda con Milan-SPAL – ha regalato strascichi di polemiche che hanno portato un piccolo terremoto all’interno del calcio italiano. Gli errori commessi durante Napoli-Atalanta e Udinese-Roma continueranno a far discutere ancora per molto tempo e nel frattempo si sono riaccese veementemente le polemiche riguardanti il VAR e il suo utilizzo.
Da questa stagione, per provare a migliorare ulteriormente l’operato, si è deciso di utilizzare alcuni arbitri che hanno cessato la loro attività recentemente come varisti, in modo tale da poter mettere a disposizione dei loro colleghi in campo l’esperienza maturata in tanti anni di arbitraggio e davanti al monitor. Ma questo non sembra servire.
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Un mercoledì storto per il VAR
Anche perché uno di loro si è macchiato di uno dei grandi errori sopracitati poc’anzi. Trattasi di Luca Banti, che in Napoli-Atalanta è stato l’addetto al VAR. Il contatto incriminato Llorente-Kjaer ha fatto infuriare tutto l’ambiente Napoli, dalla squadra, alla società passando ovviamente per i tifosi, tant’è che due senatori hanno presentato addirittura un’interrogazione parlamentare in merito a quanto accaduto al San Paolo.
Su tutte le furie soprattutto il presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis, che al termine del match non ha usato mezzi termini per descrivere l’operato arbitrale della partita – sulla stessa linea d’onda anche Carlo Ancelotti – e più in generale, quello della federazione, lanciando delle pesanti accuse a cui l’AIA non ha ancora temporaneamente risposto.
Clamorosa anche la decisione di Irrati – arbitro di Udinese-Roma e considerato il miglior varista al mondo – di espellere il difensore giallorosso Fazio per un fallo da ultimo uomo inesistente ai danni di Okaka. Anche in questo caso la tecnologia non è intervenuta, nonostante il protocollo richieda che debba agire in caso di chiaro ed evidente errore da parte del giudice di gara. Fortunatamente per i capitolini però, questo episodio non ha compromesso il risultato, al contrario di quanto avvenuto a Napoli, visto e considerato che l’Atalanta ha siglato il gol del pareggio definitivo durante l’azione successiva all’episodio incriminato.
Una polemica infinita
L’introduzione del VAR tre stagioni or sono è stata una manna dal cielo, considerati i decenni di polemiche continue e contrasti riguardo l’argomento. Ma le stesse controversie non sono comunque mai mancate, visto l’alto numero di errori che continua ad esserci ogni weekend sui campi di calcio, non solo italiani.
Il protocollo viene modificato spesso ma questo sembra non bastare. E qualcuno forse comincia ad avere forti timori visto il continuo aumentare dello schieramento di chi è contro la tecnologia in campo e preferirebbe abolirla. Come detto, a seguito degli ultimi abbagli, la federazione degli arbitri non ha ancora proferito parola, forse in attesa di stemperare gli animi ed evitare un altro notevole incremento di polemiche. Ma quel che è certo è che spesso anche il VAR si trasforma in arma a doppio taglio, rendendo inutili tutte le buone volontà messe in campo dai suoi sostenitori, sia semplici tifosi che addetti ai lavori. Le polemiche, a prescindere, continueranno sempre, a maggior ragione dopo episodi simili e il ritorno al passato rischia di essere più vicino che mai. E le squadre sono costrette ad accettare in un modo o nell’altro quello che accade in campo, sperando soltanto non capitino più sviste clamorose.