Le posizioni distanti, ma non troppo, di Sarri e Conte in tema di VAR
Gli strascichi di polemiche riguardanti l’utilizzo del VAR durante l’ultimo turno infrasettimanale di Serie A, hanno fatto capolino anche nelle rispettive conferenze stampa pre-partita di Maurizio Sarri e Antonio Conte. I tecnici occupanti le prime due posizioni di classifica con Juventus e Inter, sono stati incalzati dai giornalisti in sala stampa in merito all’argomento del momento.
Le posizioni dei due tecnici sembrano alquanto distanti l’una dall’altra, ma in realtà sono più vicine di quanto si pensi. Andiamo ora a scoprire le loro dichiarazioni sul caso.
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La posizione di Sarri
Così si è espresso il tecnico juventino in merito al VAR: “Preferisco quando gli arbitri in campo arbitrano, ma è un’opinione strettamente personale e non qualcosa su cui ho posto il mio pensiero fortemente. Se mi chiedete se a me piace, vi dico di no. Le regole sono queste, ma non tutte condivisibili, compresa quella sui falli di mani: nonostante mi informi non ho capito niente, ma dobbiamo adeguarci. In Europa se ne fa un uso limitato rispetto all’Italia e all’estero viene usato diversamente“.
In merito alla possibilità che l’aiuto tecnologico venga richiesto dagli allenatori, è arrivata però una contraddizione: “A me un paio di volte a partita non basterebbero, sarei a rischio espulsione” il commento forse ironico.
La posizione di Conte
Differente in alcuni aspetti l’opinione di Conte in tema VAR: “Un giudizio? È difficile perché non viene utilizzata nella stessa maniera da tutti e questo lascia perplessi. A volte viene impiegata e altre no, non capisco il metro di giudizio. È inevitabile per le cose grosse è importante avere questo strumento che corregge l’errore, ed è già una grande cosa. L’anno scorso ero più positivo, oggi vedo che crea precarietà. È difficile fare l’arbitro, questo è sicuro. Se lo fossi io prenderei la decisione, ma dopo mi metterei nelle mani della Var. Se c’è qualcuno che può guardare, arbitrerei anche con più serenità sapendo che dietro c’è una struttura che eventualmente può correggere un mio errore. Magari da allenatore potessimo avere qualcosa che corregge tutte le fesserie che facciamo durante la partita“.
Alla fine il VAR mette d’accordo entrambi
In conclusione possiamo dire che, in fine dei conti, la tecnologia mette d’accordo entrambi in un modo o nell’altro. Il contrario Sarri sarebbe probabilmente felice di poterla chiamare lui nel momento del bisogno, mentre Conte ha le idee confuse sul diverso utilizzo che ne fanno i direttori di gara.
La possibilità della chiamata VAR dalla panchina potrebbe in futuro diventare realtà, anche se questa ipotesi ad oggi non farebbe felici gli arbitri, a differenza delle società.