Dopo un’estate ricca di successi in tour negli stadi italiani insieme a Laura Pausini, Biagio Antonacci torna sulla lunga distanza con il nuovo album, Chiaramente visibili dallo spazio, in arrivo il 29 Novembre. Il disco sarà preceduto dal singolo Ci siamo capiti male, dal 15 Novembre in radio e sulle piattaforme digitali.
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È l’album numero 15 per uno dei grandi della musica italiana
Quello in uscita sarà il quindicesimo lavoro per Antonacci, a due anni da Dediche e Manie. Per ora è stata resa nota solo la copertina: il cantante ce l’ha mostrata con un messaggio sul suo account Instagram: vede il protagonista, con la sua chitarra, sullo sfondo di un paesaggio di campagna nel quale è in primo piano una casa rurale: è un evidente richiamo all’ultimo album, nel quale era invece un condominio a fare da sfondo. “Un giorno come tanti, ma la luce è diversa”, è stato il commento di Biagio Antonacci al proprio post Instagram.
Le collaborazioni sul nuovo album
Chiaramente visibili dallo spazio, il prossimo album del cantautore di Rozzano, sarà prodotto da Taketo Gohara, Placido Salamone e dallo stesso Antonacci e si avvarrà della partecipazione di musicisti prestigiosi e noti in tutto il mondo, come il brasiliano Mauro Refosco (un percussionista che vanta collaborazioni con David Byrne e Red Hot Chili Peppers e che ultimamente ha collaborato con Mannarino) e il bassista Spencer Zahn (già al lavoro con Kimbra e Charlie Haden), mentre una vera orchestra, l’EdoDea Ensemble, darà il tocco finale all’abum.
l nuovo disco di Biagio Antonacci: il parere di Laura Pausini
In attesa di valutarne il riscontro tra i fans, Chiaramente visibili dallo spazio ha ricevuto i complimenti di Laura Pausini, che questa estate ha condiviso con Biagio Antonacci il palco in un tour in tutta Italia. Il nuovo lavoro dell’artista nasce, come ha spiegato la stessa Pausini, “Dalla voglia di raccontarsi, avvalendosi di un folto gruppo di musicisti e di collaboratori e nella cui produzione si è lasciato guidare dalla voglia di dare risalto ai colori, ai suoni e a ritmi che meglio potevano vestire la sua musica“. Chiaramente un album in cui nulla è stato lasciato al caso.