I dati parlano chiaro: per quanto riguarda le ibride, in Europa, da ovest a est, da nord a sud, le vendite sono ancora di un numero poco rilevante. Vanno meglio le vendite di auto Gpl e a Metano, il consumo in questi anni è diventata una delle componenti tenute più d’occhio, complice la crisi e l’innalzamento del prezzo di benzina e diesel. Vediamo ora la classifica delle auto ad alimentazione non convenzionale del 2019.
Auto Ibride e metano Europa 2019: l’analisi dei dati ACEA
L’ACEA è l’associazione europea dei costruttori europei di automobili. E secondo i suoi dati, le auto ad alimentazione alternativa hanno un andamento non omogeneo nelle vendite. Questa disomogeneità è visibile in tutti gli Stati membri. La diffusione delle auto elettriche e delle ibride è correlata al tenore di vita. Cosa significa? Nella metà degli Stati membri, la loro presenza è dell’1%, solo in quattro Paesi la quota arriva al 2,5%. Questi tipi di vetture hanno un costo talvolta inaccessibile, è quindi normale che non si diffondano così velocemente. Tutto, nell’immediato futuro, dipenderà dal costo delle batterie. Ovvero la componente attualmente più costosa. Nell’Europa dell’est la quota di mercato delle elettriche è molto bassa: in Lettonia è dello 0,6% mentre in Polonia è dello 0,2%. Una fitta presenza di ibride ed elettriche la troviamo in Germania, un 2,5% pari a 67.504 unità.
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La tendenza in Italia
Nonostante siano la terza e la quarta potenza industriale del continente europeo, l’Italia e la Spagna hanno una percentuale di vendita di ibride ed elettriche pari all’1%. Nel nostro Paese sono molto diffusi i veicoli a gas, l’Italia insieme alla Germania ha il 74% dei veicoli a gas circolanti nell’Unione Europea. L’ACEA pone inoltre l’accento sulla mancanza di incentivi convincenti.
Francesco Somma