Giorno 3 Novembre durante Verona-Brescia, partita valevole per l’undicesima giornata, sono partiti dei cori razzisti ai danni di Mario Balotelli. L’attaccante del Brescia è stato vittima di supposti cori discriminatori nei suoi confronti. Verso il 60′, il Brescia batte una rimessa laterale verso l’aria avversaria del Verona, Balotelli si trova in possesso della sfera ma ad un certo punto scaglia il pallone dritto nella curva del Bentegodi per i gli ululati e cori ricevuti contro. L’arbitro inizialmente non ha capito cosa fosse successo e ha ammonito il giocatore, finché non ha capito cosa fosse successo ed è ritornato sui suoi passi.
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Le voci sulla vicenda: Tommasi e De Siervo
“Inutile girarci intorno: se qualcuno fa il verso della scimmia a un giocatore perché è di colore, quello è razzismo: sento troppi sì ma. E anche se sono solo due, sono troppi“. Cosi Damiano Tommasi, ex calciatore italiano e presidente Aic e veronese, interviene sul caso Balotelli e sulle polemiche attorno alla tifoseria scaligera. “Non è il caso Balotelli, e neanche il caso Verona – dice all’ANSA – Pochi sanno che il patrono, San Zeno, è un vescovo di colore, e che qui sono nati i comboniani attivi in Africa. Razzista non è una città, ma i comportamenti sì, quelli sono razzisti“.
Sulla questione è intervenuto anche Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha parlato a margine del Consiglio svolto oggi negli uffici di Milano: La questione sul razzismo?
“La nostra è una posizione durissima. Stiamo lavorando con la polizia per identificare i responsabili dei fatti di Verona con l’obiettivo che queste persone non possano più entrare in uno stadio italiano. E questo vale anche per tutti i fatti avvenuti anche in altri stadi“. Inoltre sempre De Siervio si è anche espresso sulla questione della possibilità di chiudere gli stadi difronte a tali gesti di razzismo: “Penso che sia la soluzione sbagliata. Il problema esiste, ma dobbiamo dargli il peso reale. Dobbiamo capire se 30 cretini possano rovinare lo spettacolo per tutti gli altri. Faremo di tutto per estirpare questa gramigna dal nostro prato di fiori. Non possiamo distruggere tutto”.
Cori contro Balotelli: così risponde il Capo ultras del Verona
Sul caso di Balotelli si è anche espresso Luca Castellini, capo della tifoseria dell’Hellas Verona ed esponente locale di punta di Forza Nuova, intervistato dall’emittente Radio Cafè. Queste le sue parole: “Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana, ma non potrà mai essere del tutto italiano“. Alla domanda se la tifoseria veronese sia razzista, Castellini ha risposto: “Ce l’abbiamo anche noi un negro in squadra, che ha segnato ieri, e tutta Verona gli ha battuto le mani”.