Un altro incendio, a poco più di 6 mesi di distanza dall’ultimo, ha colpito La Pecora Elettrica, nota libreria politicamente schierata di Centocelle: il rogo – probabilmente di origine dolosa – alla vigilia della nuova apertura.
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Incendio La pecora elettrica: cosa è successo?
È stato completamente devastato dalle fiamme il locale di via delle Palme 158, vicinissimo al centro sociale Forte Prenestino, che ospita la libreria e caffetteria La pecora elettrica. Le fiamme sono divampate intorno alle 3 della notte del 6 novembre. I Vigili del Fuoco hanno trovato sul luogo del liquido infiammabile, dunque, le indagini dei Carabinieri della stazione Casilina si stanno concentrando sulla pista dolosa senza escludere la matrice politica dell’attentato.
D’altra parte, stando alle prime impressioni degli inquirenti, è molto probabile che le fiamme siano state appiccate a scopo intimidatorio dalla criminalità della zona; a quanto pare, La pecora elettrica come altri locali che restano aperti fino a tardi “disturberebbero” lo spaccio di droga.
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Il secondo incendio in pochi mesi
La pecora elettrica avrebbe dovuto riaprire i battenti giovedì 7 ottobre dopo diversi mesi di stop; la libreria dichiaratamente antifascista, infatti, era stata oggetto di un altro incendio lo scorso 25 aprile quando l’esplosione di un ordigno artigianale aveva distrutto la soglia in marmo, la serranda e le porte, oltre a innescare delle fiamme che danneggiarono buona parte dell’attività.
A poco più di 6 mesi di distanza, grazie anche e soprattutto alla mobilitazione e alle donazioni di clienti e abitanti del quartiere, la libreria stava finalmente per riaprire ma a causa delle fiamme di ieri l’appuntamento sembra ormai destinato allo slittamento a data da destinarsi. Tra l’altro, fa riflettere che il 9 ottobre un incendio simile abbia colpito il ristorante Cento55 Pinsa romana, posto proprio di fronte alla libreria. Fortunatamente in tutte queste occasioni non ci sono stati feriti.