Tim, Wind e Vodafone: attivazione servizi non richiesti, esposto Codacons
I maggiori operatori telefonici del paese, Tim, Wind e Vodafone, attraverso le ricariche fanno pagare ai clienti dei costi nascosti o comunque dei servizi non richiesti: l’accusa del Codacons in un esposto all’Autorità garante per le comunicazioni e all’Antitrust.
Decreto scuola 2019: Personale Ata, i nuovi provvedimenti introdotti
Tim, Wind e Vodafone: l’accusa del Codacons
Quando si fa una ricarica del taglio di 10 o 5 euro, presso un tabacchi o una ricevitoria abilitata, solo una parte della somma viene accreditata mentre il resto serve a pagare un servizio di solito non richiesto (in particolare Giga, minuti, sms aggiuntivi) e talvolta persino a tempo limitato (alcuni sono usufruibili per sole 24 ore). Per esempio, si fa una ricarica di 10 euro ma ne vengono accreditati solo 9 perché 1 euro servirà a pagare 3Gb aggiuntivi di traffico dati in più rispetto a quelli previsti dal proprio piano tariffario.
È bene ricordare come il problema non si pone per le ricariche effettuate online o tramite app – in questi casi ci si vede accreditato quanto effettivamente pagato – ma solo quando si ricarica presso tabacchi e ricevitorie come si diceva: dunque, secondo le associazioni che difendono i diritti dei consumatori, questo “trucco” va fortemente a penalizzare le categorie di clientela meno tecnologiche, per così dire, come gli anziani.
Guida Michelin 2020 Italia: ristoranti premiati e chi sono i vincitori
Gli operatori telefonici “non perdono il vizio”
Quindi, dopo aver più volte protestato contro questa condotta commerciale giudicata quantomeno “scorretta”, il Codacons si è rivolto direttamente all’Autorità garante per le telecomunicazioni e all’Antitrust come poco prima avevano già fatto altre associazioni dei consumatori.
Nell’esposto si legge: “dopo le bollette a 28 giorni, le compagnie telefoniche sembrano essersi ingegnate per trovare nuovi espedienti finalizzati ad ottenere guadagni ingiusti e aggiuntivi sulle spalle dei propri clienti. Al centro della denuncia dell’associazione le ricariche telefoniche offerte dai tre gestori, che di recente hanno modificato i tagli da 5 o 10 euro finora utilizzati dagli utenti per ricaricare il proprio credito, sostituendoli o affiancandoli con delle ricariche cosiddette premium”. Nello specifico si tratta di Ricarica+ per Tim, Ricarica Special per Wind e Giga Ricarica per Vodafone.