Capello verso Juvetus-Milan: “Juve rafforzata ogni anno, Milan non può sognare”
Domenica 10 novembre la dodicesima giornata di Serie A vedrà la Juventus ospitare il Milan nel posticipo che chiuderà il turno. Trattasi di una sfida che, nonostante veda un ampio distacco a livello di punti fra le due, mantiene comunque il suo solito fascino.
Anche il doppio ex di turno Fabio Capello crede che sia sempre un match emozionante. Protagonista di una lunga e interessante intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore di bianconeri e rossoneri ha analizzato e spiegato le motivazioni della crisi del Milan e in più ha speso ovviamente qualche parola anche per la Vecchia Signora: “La Juve si è rinforzata anno dopo anno, approfittando delle debolezze degli avversari. Con la crescita europea è diventata una destinazione gradita alle grandi star, vedi Ronaldo. Il Milan ha avuto la disavventura di essere ceduto a persone che non avevano le risorse per gestire un club di valore mondiale. Adesso c’è il fondo Elliott, che dà la priorità ai conti, considerato anche il debito pregresso. Si sta cercando di costruire qualcosa, ma le scelte di alcuni giocatori si sono rivelate sbagliate. Serve gente da Milan“.
Le parole di Capello sul Milan
Entrando più nello specifico, queste le dichiarazioni rilasciate dal mister riguardo il Milan: “Chi sono i calciatori da Milan arrivati negli ultimi tempi? Hernandez e Leao. L’obiettivo stagionale deve essere quello di lottare gara dopo gara ed essere realisti. Il Milan attuale non può permettersi di sognare“.
Si è poi soffermato sui tanti cambi sulla panchina rossonera negli ultimi mesi: “Sicuramente questo non aiuta a trovare la strada giusta. Bisogna avere pazienza e capire che troppi cambiamenti destabilizzano l’ambiente“.
Capello che non ha dubbi sulla bontà dell’eventuale ritorno al Milan di Ibrahimovic a gennaio: “Sarebbe un bel colpo, perché Ibra non viene a svernare. In Italia può ancora fare la differenza“.
Juventus sul palcoscenico
Capello ha esaminato la prima parte di stagione della squadra di Sarri, prima in classifica e già certa della qualificazione agli ottavi di finale di Champions League: “La vittoria contro la Lokomotiv ha dimostrato che anche Sarri sa essere pratico. Ho apprezzato in questi mesi la sua gestione perché non ha voluto imporre un’idea di gioco a tutti i costi, ma ha cercato di trovare un compromesso tra la sua filosofia e le caratteristiche dei calciatori. Se Allegri avesse vinto a Mosca così, lo avrebbero criticato. Io invece dico ‘bravo Sarri’, perché riconosce l’importanza del risultato“.
L’ex allenatore bianconero ha poi parlato di alcuni singoli: “A De Ligt bisogna dare tempo, ha qualità notevoli. Forse avere Chiellini al suo fianco nel suo primo anno in Serie A lo avrebbe aiutato. Cristiano Ronaldo? In area resta il numero uno al mondo. Non lo vedo bene fisicamente come un anno fa e questo spiega perché Sarri lo abbia sostituito a Mosca. La gestione di un campione di 34 anni è fondamentale“.