Tommaso Giulini, presidente del Cagliari rivelazione di questo inizio di stagione, si è confessato in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Ha svelato ad esempio come ha costruito la squadra che il tecnico Maran sta facendo giocare in modo esemplare e che attualmente si trova al terzo posto in campionato. Andiamo a scoprire le dichiarazioni del presidente rossoblu.
Giulini e la costruzione del Cagliari terzo in classifica
Giulini definisce la sua squadra “Umile e incosciente“. L’obiettivo dichiarato è la salvezza, ma il sogno può essere l’Europa. Il numero uno degli isolani successivamente ha parlato anche dei singoli, raccontando come sono riusciti i colpi che hanno portato in Sardegna Nainggolan e Simeone, spiegando le strategie del club, che non si ferma solo alla prima squadra, ma sta cercando di costruire un settore giovanile sempre più competitivo (infatti la squadra Primavera è prima in campionato) e inoltre è anche intenzionato a regalare ai tifosi un nuovo stadio: ma la pratica è ferma in Comune da quasi un anno, come dichiarato dallo stesso presidente.
Partendo dalle cessioni Giulini ha espresso parole di ammirazione per l’ex centrocampista rossoblu Barella: “Mi è spiaciuto talmente tanto vendere Barella, un quinto figlio per me, che mi è scattata la molla: senza di lui volevo costruire un centrocampo ancora più forte. E sono arrivati Nainggolan, Rog, Nandez“.
Oltre al centrocampo, il patron dei sardi ha raccontato anche del blitz vincente che ha portato l’arrivo di Simeone a Cagliari: “Stavamo trattando lui e Defrel quando si è infortunato Pavoletti. Allora abbiamo puntato, per caratteristiche, su Simeone. Lui aveva già una trattativa avanzata con la Samp, bravo il d.s. Carli a partire di corsa per andare a convincerlo“.
Infine il convincimento nei confronti di Nainggolan di tornare a Cagliari e come è nata l’operazione: “L’ho chiamato a luglio, gli ho detto che volevo fare una squadra forte e se era disposto ad aiutarmi. Ha una leadership e un impatto sulla squadra come lo aveva Gigi Riva nel suo Cagliari“.