Venezia acqua alta: stato d’emergenza, la situazione del 14 novembre
L’acqua scende nella laguna di Venezia e i venti – una delle maggiori concause del disastro – si calmano; tuttavia, sono incalcolabili i danni causati dall’alta marea negli scorsi giorni e, tra l’altro, si attendono nuovi picchi tra venerdì e sabato.
Venezia acqua alta: la situazione di oggi giovedì 14 novembre
Continua l’allerta acqua alta a Venezia; nella mattinata di oggi il comune lagunare ha diffuso un bollettino alle 10.45: si registrava una punta massima di 113 centimetri. La situazione di emergenza, insomma, è tutt’altro che passata anche se si può parlare di tregua: lontani i livelli funesti – raggiunti i 187 centimetri (poco sotto i 194 centimetri dell’alluvione del 1966) – della notte tra martedì e mercoledì scorso.
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Per domani venerdì 15 novembre 2019 si attende però una risalita del livello fino a 145 centimetri, un dato che indica una marea di grado “eccezionale”, intorno alle ore 11 e 20; la marea dovrebbe scendere a 110 centimetri, grado “molto sostenuto”, invece, sabato 16 novembre. Per capire l’eccezionalità della situazione basti dire che convenzionalmente è possibile parlare di acqua alta a Venezia quando il livello del mare supera quota 80 centimetri.
Venezia acqua alta: dichiarato lo “stato di emergenza”
I danni, al momento, non sono facilmente quantificabili, a dirlo lo stesso premier Conte, anche se è già chiaro come risulteranno ingenti. Oggi, giovedì 14 novembre 2019, si riunisce un Cdm per dichiarare lo stato di emergenza per la Serenissima, nel frattempo, i tecnici del Mibact, il Ministero dei Beni Culturali, effettueranno le prime verifiche sulle lesioni subite dal patrimonio artistico e, in primo luogo, dalla Basilica di San Marco.
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Inoltre, è previsto per il 26 novembre un comitato interministeriale per stabilire i prossimi passi da compiere per far fronte alla situazione; uno dei primi provvedimenti riguarderà la possibilità per i privati di richiedere rimborsi fino a 5mila euro, rimborsi fino a 20 mila euro per gli esercenti; a margine dell’annuncio è stata comunicata la nomina dell’ex capo dell’Agenzia del demanio Elisabetta Spitz come Commissario straordinario per il Mose: la diga mobile dovrebbe essere terminata nella primavera del 2021 (i costruttori dicono sia pronta al 94%).