Elio Germano – vincitore di tre David di Donatello – è uno degli attori protagonisti de La Tenerezza, il film del 2017 che andrà in onda questa sera su Rai 3.
Biografia e carriera dell’attore
Da genitori molisiani nasce a Roma Elio Germano, il 25 settembre 1980. Comincia gli studi nella capitale italiana, ma inizia da piccolissimo la sua carriera televisiva quando viene scelto come comparsa per la pubblicità di un pandoro. All’età di appena 12 anni diventa il protagonista della commedia corale Ci hai rotto papà di Pipolo e Castellano.
Crescendo Elio Germano studia recitazione e si appassiona al teatro, interpretando i suoi primi ruoli al Teatro Azione di Roma. Quando si trova di fronte a un bivio che lo costringe a scegliere tra cinema e teatro, Germano non perde l’occasione di recitare nel film Il cielo in una stanza – prodotto dai fratelli Vanzina – e abbandona il palcoscenico.
Inizia la scalata verso il successo: Elio reciterà al fianco di Sergio Castellito, Diego Abatantuono e Gerard Depardieu in Concorrenza sleale. Nel 2005 prende parte alla fiction Romanzo criminale e due anni dopo vince il primo David di Donatello grazie alla partecipazione nel film Mio fratello è figlio unico, co-protagonista con Riccardo Scamarcio.
Nel 2010 Elio Germano conquista la sua seconda statuetta d’oro, grazie al lungometraggio La nostra vita, mostrato al Festival del Cinema di Cannes. Nel 2015 fa tripletta di premi vincendo la categoria Miglior Attore ne Il giovane favoloso. Tra i lavori più recenti di Germano ricordiamo Suburra, Alaska, La tenerezza (2017) e Io sono tempesta (2018).
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Elio Germano ne La tenerezza
La tenerezza – trasmesso questa sera su Rai 3 alle 21.10 – è un film drammatico uscito al cinema nel 2017. Germano interpreta Fabio, un ingegnere navale originario del nord Italia che si trasferisce a Napoli con la famiglia. Fabio e la compagna Michela si troveranno inizialmente spaesati nella realtà napoletana ma riusciranno comunque a conquistarsi nuove amicizie e l’accettazione dei vicini di casa. Tutto sembra andare per il meglio, finché qualcosa non turba la quiete del palazzo.