Una delle squadre che si prepara alla sessione invernale di calciomercato è sicuramente l’Inter. I nerazzurri, dopo il tutto sommato buon lavoro svolto in estate, non sono comunque riusciti a portare a termine il completamento della rosa. I reparti da puntellare sono principalmente due: centrocampo e attacco. Se nel primo caso è probabile ci si muova direttamente l’estate prossima, nel reparto avanzato urge un vice Lukaku, unica prima punta presente in squadra.
Per questo ruolo si fanno tanti nomi, che vanno da Petagna a Giroud, passando per Lasagna e Kouamé. A dicembre inoltre tornerà dal prestito al Flamengo Gabigol, destinato però a partire immediatamente verso nuovi lidi. Visto il rendimento del brasiliano la domanda sorge spontanea: perché non dargli una seconda opportunità?
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Un nuovo innesto chiamato Gabigol
Dopo la parentesi meneghina molto sfortunata risalente ormai a tre stagioni fa, il campione olimpionico è tornato in Brasile dopo un periodo ancor più buio al Benfica. Dapprima nel suo Santos e successivamente nel Flamengo, Gabigol ha dimostrato ampiamente di non essere una meteora diventando in breve tempo il miglior giocatore del campionato verdeoro, non uno qualsiasi considerati i tanti campioni, attuali come futuri, sfornati dal Brasileirao.
Inoltre, tra qualche settimana potrebbe addirittura laurearsi campione della Copa Libertadores, ma prima bisognerà battere i vincitori uscenti del River Plate. Il suo prestito scadrà a dicembre e per il classe ’96 vi è già la fila di pretendenti. Le sue prestazioni sudamericane non sono certo passate inosservate, motivo per il quale il mercato è ampio. La prima ipotesi è quella di un acquisto proprio da parte del Flamengo, ben lieto di mettere mano al portafoglio per acquisire l’intero cartellino del ragazzo.
In tutto questo, non si capisce realmente perché l’Inter preferisca spendere altri soldi a gennaio anziché provare a dare spazio al brasiliano. Soprattutto se pensiamo all’investimento datato 2016 e al fatto che il club abbia dato molteplici opportunità nel corso degli ultimi anni a giocatori che probabilmente nemmeno la meritavano, recuperandone più di uno.
Sei mesi non cambierebbero di granché la valutazione di Gabigol, in positivo come in negativo. Conte potrebbe avere a disposizione un altro elemento giovane da provare a far crescere nel migliore dei modi – come sta accadendo ora con qualche altro esponente della rosa – e che possa soprattutto far rifiatare Lukaku.
Questo scenario però ad oggi appare impossibile, visti anche i continui contatti tra Flamengo e Inter per poter trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti in tempi brevi. La tifoseria invece si spacca a metà: c’è chi chiede di poterlo rivedere in azione in nerazzurro e chi preferisce cederlo a titolo definitivo. Ma può una sola stagione condita da pochi spezzoni di gara dare delle certezze in merito alla sua inadattabilità al calcio italiano? Soprattutto alla luce del fatto che si trattasse di una pessima Inter, autrice per l’ennesima volta di una stagione da dimenticare e con quattro allenatori diversi a succedersi dalla preparazione estiva alla fine del campionato, un mix che non ha affatto agevolato il suo inserimento.
La tipica fretta italiana nel mondo del calcio, storicamente nota a tutti, rischia di colpire ancora. Oppure più semplicemente si sarà trattato di un semplice abbaglio riguardante un giocatore che, prima del suo approdo a Milano, faceva promettere ancor di più rispetto ad oggi.