Il cambio programma di Bardet. Nel 2020 niente Tour
Anche il 2019 non è stato sicuramente l’anno di Romain Bardet. Il corridore francese ha incentrato il suo calendario sul Tour de France, nel quale ha completamente fallito pur vincendo alla fine la maglia a pois di miglior scalatore. Troppo poco per un ciclista sul quale i francesi ripongono tante, troppe aspettative: motivo per il quale, il portacolori della AG2R La Mondiale ha deciso che la prossima stagione non lo vedrà protagonista sulle strade di casa.
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Bardet cambia strategia
Il concentrare un’intera annata su una sola corsa spesso e volentieri porta a mancare l’obiettivo e le ultime due stagioni dello scalatore transalpino ne sono la piena dimostrazione. Dopo i bellissimi podi del 2016 e 2017 ci si aspettava che potesse riportare in Francia la maglia gialla, per spezzare una maledizione che dura da ben trentaquattro anni, ma le ultime due Grand Boucle di Bardet si sono rivelate un autentico flop.
Nel 2020, salvo cambiamenti futuri, lo vedremo esordire al Giro d’Italia, a cui farà seguito anche il ritorno alla Vuelta a España, corsa due anni fa ma non brillantemente. A spiegare il cambio di programma è stato lo stesso corridore: “Ci saranno molti chilometri a cronometro, quindi mi avvicino al Giro con grande rispetto e prudenza, ma mi piace la terza settimana con tappe molto lunghe e dislivelli che superano i cinquemila metri. Dire no al Tour non è stato semplice e non rimpiango di averne fatto il mio obiettivo principale per anni, ma sentivo di non riuscire più a progredire come era necessario. Ovviamente la mia idea è quella di tornare, in futuro, per puntare a fare ancora meglio che in passato“.
Nel resto della stagione il classe ’90 si destreggerà anche in altre importanti corse, come Tour of the Alps e Giro di Polonia, tornerà alla Liegi-Bastogne-Liegi e si concentrerà inoltre anche su Olimpiadi e Mondiali. Poche invece le sue corse previste in Francia: “Non ne vado fiero. È poco, ma è quello che scaturisce dal calendario che desidero seguire. Con due Grandi Giri in programma, gli altri giorni di corsa non potevano essere tanti. Ad esempio il Giro del Delfinato si sovrappone al Giro d’Italia, quindi non era possibile: ma è anche una gara che ho fatto negli ultimi sei anni. Sono anche felice di cambiare un po’, scoprendo il Tour of the Alps e il Giro di Polonia“.
La sua stagione dovrebbe cominciare in gennaio con il Tour of Down Under, breve corsa a tappe in programma in Australia.