Con la finale di del Master di fine anno, è finita la stagione 2019 del Circuito ATP. Ad aggiudicarsi il torneo “dei maestri”, le ATP Finals 2019, è stato Stefanos Tsitsipas, che ha sconfitto 6-7 6-2 7-6 Dominic Thiem in una finale intensa e molto equilibrata. Il greco si candida così a possibile successore della “trinità” Nadal-Djokovic-Federer che da anni domina il circuito.
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ATP Finals 2019: un’edizione ricca di spettacolo e belle partite
È stato un torneo avvincente, ricco di belle partite e colpi mozzafiato. Il pubblico come sempre è stato presente in grandissimo numero, e l’O2 Arena di Londra è stata la cornice perfetta per un così grande evento sportivo. Le ATP Finals 2019 in un certo senso potrebbero essere state uno spartiacque nella storia del tennis: fuori al Round Robin sia Djokovic che Nadal e con un Federer eliminato in semifinale dal giovane Tsitsipas. Sono proprio il greco e Thiem i due finalisti, che hanno mostrato nel corso del torneo il tennis migliore ed eliminato i tre big: Tsitsipas ha perso nel girone contro Nadal, esprimendo però un tennis di altissimo livello e costringendo il maiorchino al terzo set, per poi eliminare in semifinale Federer; Thiem nel Round Robin ha sconfitto sia Federer che Djokovic e poi in semifinale ha battuto nettamente il campione uscente Alexander Zverev.
Le Atp Finals 2019 ci consegnano un giocatore che l’anno prossimo potrebbe compiere il definitivo salto di qualità e andare ad insidiare la “trinità” anche negli Slam: Stefanos Tsitsipas ha 21 anni ed è stato definito da Paolo Bertolucci in telecronaca, anche per le sue origini, un “Achille senza tallone”: serve bene, ha due ottimi fondamentali da fondo campo, gioca ottimamente a rete, sa difendersi straordinariamente, si muove benissimo nonostante i 193 centimetri di altezza, gioca sempre in spinta. L’unica mancanza nel suo bagaglio tecnico è l’assenza di variazioni nel gioco: il greco molto raramente utilizza il back o la palla corta, ma ha tutto il tempo e le possibilità per inserire questi colpi nel suo repertorio. I londinesi si sono affezionati a lui, anche per la sua mentalità sempre molto positiva e la sua capacità di giocare i punti importanti nel modo migliore. Tsitsipas è un tennista completo e “divertente”, un atleta che può rallegrare i futuri numerosi “vedovi” di Federer, Nadal e Djokovic, una volta che questi tre si saranno ritirati, e portare avanti il tennis e renderlo uno sport sempre più affascinante e divertente da vedere e da seguire.
Classifica ATP: sul podio sempre il magnifico trio
Le Atp Finals 2019 ci hanno consegnati la classifica finale di quest’annata. Al vertice sempre la triade. Dietro, Thiem, Medvedeev e Tsitsipas hanno fatto enormi miglioramenti e si candidano ad insidiare i tre veterani. Alexander Zverev, reduce da una stagione deludente, chiude comunque l’anno da numero 7 del mondo, mentre Matteo Berrettini è numero 8. L’italiano, che dopo 41 anni ha riportato l’Italia alle Atp Finals, è anche il primo azzurro di sempre a vincere una partita nel Master di fine anno: infatti il romano, all’ultima giornata di Round Robin, ha sconfitto proprio Thiem in due set. Poco invece ha potuto contro Federer e Djokovic, ancora troppo forti per lui.
Dietro i magnifici 8 delle ATP Finals 2019 ci sono giocatori di diverse età e caratteristiche che scalpitano per un posto al sole nel 2020: da Wawrinka in continua ripresa ai giovanissimi De Minaur, Shapovalov e Auger-Aliassime, da Coric e Khachanov, molto deludenti quest’anno, a Del Potro, Raonic e Anderson, vittime di gravi infortuni. Fino ad arrivare al nostro Jannik Sinner, che ieri ha trionfato al Challenger di Ortisei, issandosi in 78° posizione del ranking, da quella numero settecento dalla quale era partito ad inizio anno. Anche lui, l’anno prossimo, proverà a dire la sua.