Il Museo del Prado di Madrid, uno dei più importanti musei del mondo, compie 200 anni: Google gli dedica il suo doodle di oggi 19 novembre 2019 per celebrare l’importante anniversario.
Museo del Prado: aperto 200 anni fa
Il Museo del Prado di Madrid spegne la sua 200esima candelina. Infatti, era il 19 novembre 1819, il Museo del Louvre di Parigi da cui trae ispirazione era nato solo una ventina di anni prima, quando ha aperto i battenti ospitato in un edificio progettato dall’architetto Juan de Villanueva sito in una zona centrale della capitale spagnola (nota adesso come Triangulo del Arte, per la compresenza del Centro de Arte Reina Sofia e del Museo Thyssen-Bornemisza) con il nome di Museo Real de Pinturas. Il nome era dovuto al fatto che inizialmente vi si esponevano solo quadri provenienti dalla collezione dei Borboni, cioè della famiglia reale spagnola.
D’altra parte, re Carlo III aveva chiesto a Villanueva, che ha progettato anche il vicino giardino botanico, di predisporre uno dei piani per l’allestimento di una sezione di storia naturale. Alla fine, però, su iniziativa di Maria Isabella di Braganza, seconda moglie (portoghese) di Fernando VII, il museo venne dedicato esclusivamente alle arti figurative. Insomma, ogni anno accoglie tre milioni di visitatori ma il Prado non doveva diventare una galleria d’arte di livello internazionale.
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Le opere più famose del Prado
Nei primi anni di vita del museo, le tele esposte erano solo 300, quasi tutte di autori spagnoli; oggi, il Prado dispone di una collezione di più di 8.600 quadri e oltre 900 sculture provenienti da ogni parte del mondo (35mila oggetti d’arte nel complesso). La Maya vestida e La Maya desnuda di Francisco Goya e Las Meninas di Diego Velazquez tra le opere che si possono ammirare nelle sale del museo.
A parte i quadri dei grandi artisti iberici, bisogna nominare anche El Greco, Murillo, Ribera, Zurbaran, al Prado sono esposte anche le opere di importanti pittori italiani come Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Mantegna, Beato Angelico, Veronese, Tintoretto e quelle di importanti pittori fiamminghi tra cui Bruegel il Vecchio, Rubens, Bosch, van der Wieden e francesi (Lorrain, Poussin).