Farina ritirata dal mercato: lotti, marca e rischio allergeni
Diramato un comunicato da parte del Ministero della Salute: richiamato un lotto di “Farina di grano tenero tipo 00” del marchio Bongiovanni Srl per rischio allergeni.
Nel comunicato del Ministero della Salute si precisa che il prodotto è venduto in confezioni da un chilo, 5 chili e 25 chili. Le altre informazioni per individuarlo: il numero di lotto è 00FT0019/0702, la data di scadenza è il 22 febbraio 2020, il prodotto è stato realizzato presso lo stabilimento di Cà del Vento, 35 di Bagnacavallo (Provincia di Ravenna), da parte di Iftea Srl. Il problema relativo agli allergeni riguarda l’elevato rischio di presenza di tracce non dichiarate di senape.
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Solo pochi giorni fa, il 14 novembre, dal Ministero si richiamavano dagli scaffali diverse partite di piadina biologica prodotta dalla Alimenta produzioni Srl sempre per lo stesso motivo, appunto, la “contaminazione crociata di un allergene della senape”. In soggetti allergici o intolleranti la sua assunzione può essere rischiosa, tanto da portare perfino allo shock anafilattico.
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Farina ritirata: cosa devono fare negozi, ditte e privati?
Constatato l’elevato rischio contaminazione, accertato il possesso del lotto, i negozi e le ditte dovranno comunicare la giacenza al magazzino ed esporre il relativo avviso nei propri locali, quindi, procedere con la richiesta di reso. Per ricevere il rimborso, basterà presentarsi al punto vendita in cui si è acquistato il prodotto e, anche senza scontrino in questo caso (basta evidenziare il numero di lotto), scegliere se farsi restituire la somma spesa o ripiegare su altri prodotti del medesimo valore. Tale procedura, naturalmente, vale anche per i privati che si accorgono di aver acquistato un prodotto riconducibile al lotto, anche se è bene ricordare che può essere consumato senza rischi se non si è allergici alla senape.