È stato arrestato Yorgen Fenech, in relazione all’omicidio della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia, avvenuto il 16 Ottobre 2017 e per cui gli esecutori materiali erano già stati precedentemente condannati.
L’imprenditore maltese è sospettato come mandante del crimine ed era in fuga su uno yacht di lusso al momento del fermo: la pista che ha condotto a lui come principale indiziato ha fatto riferimento anche alle ricerche della giornalista, che aveva a lungo investigato e successivamente denunciato il suo fondo segreto 17 Black.
Le dinamiche dell’arresto
Le forze armate maltesi (Afm) intervengono nella fuga del sospettato: lo yacht ormeggiato a marina di Portomaso, a otto chilometri dalla capitale La Valletta, si distacca dalle coste in direzione Italia-Grecia. Alle 5.30 le Afm lo bloccano, lo ispezionano e lo riconducono sull’isola: il tentativo di evasione dalle acque territoriali ha avuto una durata massima di mezz’ora.
Ciò avviene neanche dopo ventiquattr’ore rispetto alle dichiarazioni del premier Joseph Muscat:
“Ho dato al Procuratore generale un mandato per negoziare passi senza precedenti con l’avvocato della persona arrestata”.
Evidente la consequenzialità degli avvenimenti: è stata promesso al presunto intermediario dell’omicidio una grazia senza precedenti, nel caso avesse fornito dettagli rilevanti e determinanti nell’individuazione del colpevole, mandante dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia.
“Se le informazioni che fornirà saranno sufficienti ad incriminare il mandante dell’omicidio Caruana, riceverà il perdono presidenziale”
L’uomo in questione è sotto protezione assoluta e rifugiato in una località per ora segreta, ma da alcune indiscrezioni provenienti da Malta Today, sembra essere un taxista di nome Melvin Theuma, personalità già sotto attenzione per precedenti penali nel campo dell’usura.
In ogni caso, Muscat non ha ancora ufficialmente dichiarato di averlo fatto arrestare in qualità di mandante dell’omicidio, ma “soltanto” come personalità d’interesse per l’ulteriore proseguimento delle indagini: a seguito di queste dichiarazioni, una folla arrabbiata ha manifestato contro di lui, chiedendone le dimissioni e continuando a urlare “Giustizia!”.
Yorgen Fenech e la 17 Black
Ma chi è, nel dettaglio, Yorgen Fenech, possibile mandante dell’omidicio?
Il sospettato principale è forse il più grande imprenditore di Malta. È amministratore delegato della Tumas Group, holding proprietaria di uno dei più grandi casinò dell’isola ed è anche direttore generale della centrale elettrica a gas di Malta. Sono stati però gli interessi nell’ambito del gioco online ad aver rivelato delle forti irregolarità sul conto delle sue imprese: Daphne Caruana Galizia aveva già scritto a proposito di 17 Black, quando è rimasta vittima dell’attentato dinamitardo che le è costato la vita.
Oltre ad a aver condotto diverse indagini che avevano già ampiamente messo in imbarazzo la politica corrotta del governo maltese, la giornalista aveva notato movimenti sospetti in una società di Dubai ad esso collegata. Prima della sua morte, il nome di Fenech non era ancora stato ricondotto a Black 17 ma la società fantasma, secondo quanto da lei scoperto, sembrava aver versato oltre 1,5 milioni di euro ad altre due società off shore con sede a Panama di proprietà di Konrad Mizzi, ex ministro dell’Energia e attuale ministro del Turismo, e di Keith Schembri l’ex capo dello staff del primo ministro.
I due politici hanno però negato di essere a conoscenza di qualche collegamento tra Fenech e 17 Black, così come l’imprenditore ha smentito di aver versato delle tangenti nel loro interesse.
Sull’attentato alla giornalista restano comunque aperti quesiti al momento irrisolvibili, che tracciano un confine più che sfumato tra criminalità organizzata e omicidio politico.