Ieri venerdì 29 novembre 2019, in prima serata Canale 5, è andata in onda la prima puntata delle otto previste de “Il Processo“, nuova serie tv targata Mediaset e prodotta da Lucky Red ed RTI.
Nel cast di questo nuovo e primo thriller giudiziario italiano, uno dei nomi che spicca maggiormente è quello dell’attrice fiorentina Vittoria Puccini, che vestirà i panni di Elena Guerra, pubblico ministero, nonché ruolo centrale nell’intera serie.
Vittoria Puccini: biografia e carriera
A 37 anni da poco compiuti, Vittoria Puccini è certamente uno dei volti più apprezzati e conosciuti fra le attrice italiane. Nata il 18 novembre 1981 a Firenze, già da giovanissima – dopo aver deciso di abbandonare gli studi universitari – si fionda nel mondo del piccolo e grande schermo. Dopo aver fatto il suo debutto sul grande schermo con una parte in “Tutto l’amore che c’è” (2000) di Sergio Rubini, sarà necessario attendere un altro paio d’anni per ottenere il suo primo ruolo importante, ovvero quello di Elisa Scalzi nella fiction “Elisa di Rivombrosa“, interpretazione che le varrà da lì in poi tanta fama e notorietà. Anno dopo anno, inizierà infatti a prendere sempre più parte a numerosi progetti televisivi e cinematografici, oltre all’attività di doppiatrice, avviata nel 2017. Tra i titoli di maggior successo a cui Vittoria Puccini ha lasciato un contributo è impossibile non citare la seconda stagione di “Elisa di Rivombrosa“, oppure “La Contessa di Carini” (2007), “Tutta colpa di Freud” (2014) e molti altri ancora, fino a giungere a “Il Processo“, suo ultimo progetto, in cui indossa i panni di Elena Guerra, PM di Mantova.
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Chi è Elena Guerra
Il ruolo di Vittoria Puccini è centrale in questo thriller giudiziario. Elena Guerra, PM in quel di Mantova, pur follemente innamorata e soddisfatta del proprio mestiere, è sul punto di prendersi una lunga pausa dalla sua solita routine lavorativa per cercare di risollevare un matrimonio che sembra via via sgretolarsi, ma un avvenimento improvviso mischia le carte in tavola. La diciassettenne Angelica Petroni, con cui la PM aveva un forte legame, viene infatti ritrovata esanime: è omicidio. È da quel preciso momento che il personaggio interpretato da Vittoria Puccini decide di ristare lì a Mantova per cercare la soluzione, la verità a un caso che appare essere molto annebbiato e contorto: iniziano allora le battaglie fuori e dentro l’aula con l’ambizioso avvocato Ruggero Barone, avvocato della difesa (interpretato da Francesco Scianna), che – tra colpi di scena, false verità e impliciti – portano la serie verso l’epilogo.