Omicidio Luca Sacchi: niente riesame per Del Grosso, le parole dell’avvocato
Valerio Del Grosso, ritenuto il colpevole dell’uccisione di Luca Sacchi, è stato condannato agli arresti ed ha deciso di non fare ricorso alla Corte d’Appello. Ecco le motivazioni che l’hanno spinto a rinunciarvi e le parole degli avvocati.
Qual è la verità sull’omicidio di Sacchi
Luca Sacchi morì una notte di ottobre all’uscita di un pub, a causa di alcuni colpi di pistola alla testa. Inizialmente la notizia che girò su tutti i telegiornali fu quella di una rapina che finì con l’uccisione del ragazzo, colpito da una pallottola nel tentativo di difendere la propria donna; col proseguire delle indagini, la storia si è in realtà fatta più complessa.
Sacchi era in compagnia della fidanzata Anastasia, quando la coppia viene raggiunta da due ragazzi, i quali ingaggiano un’animata lite, finita con lo sparo di un colpo alla testa di Sacchi. I due in questione sono Valerio Del Grosso e Luca Pirino, i quali sono stati interrogati ed arrestati. La loro versione è decisamente diversa rispetto a quella che ha fatto il giro dell’Italia. Ecco qual è la verità.
Anastasia aveva con sé uno zaino ed al suo interno migliaia di euro, che avrebbero dovuto dare ai ragazzi per l’acquisto di droga. La questione però non è finita bene e Del Grosso avrebbe fatto partire un colpo di pistola. Egli dichiarò di voler solamente spaventare Sacchi, non di essere intenzionato ad ucciderlo.
A distanza di due mesi, Del Grosso è stato condannato come colpevole, ma, nonostante i suoi diritti, ha deciso di rinunciare a presentare ricorso per la decisione del tribunale. Le parole dell’avvocato lasciano intendere come anche lui sia visibilmente sorpreso, sebbene Del Grosso avrebbe dovuto affrontare nuovi interrogatori.
Omicidio Roberta Ragusa: ecco le motivazioni della sentenza contro Logli
Del Grosso aveva già dei precedenti
Fu la stessa madre di Del Grosso a presentare denuncia dinnanzi la Polizia, ritenendolo colpevole di un gesto troppo grave, il quale non poteva non essere punito. Il ragazzo – appena 21enne – aveva già dei precedenti ed era già stato accusato di violenza nei confronti dell’ex fidanzata.