È successo a Bagnacavallo il 19 dicembre 2019: Elisa Bravi, una giovane impiegata presso un’azienda di autotrasporti, è stata uccisa dal marito Riccardo Pondi dopo una lite. Un altro caso di femminicidio e di violenza domestica in cui una donna ci rimette la vita. Ecco come sono andati i fatti.
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Omicidio Bagnacavallo: cosa è accaduto tra Elisa Bravi e Riccardo Pondi
La coppia era sposata da poco e viveva in provincia di Ravenna, Elisa Bravi aveva appena 30 anni, il marito – Riccardo Pondi – è invece un trentanovenne. Durante la notte, l’uomo, irrequieto a causa di un sonno turbolento, aveva infastidito la moglie (la quale dormiva sonni beati). Tra i due è nata un’accesa lite che è finita solamente quando Pondi ha messo le mani al collo alla moglie.
Preso dall’ira, l’uomo non molla la presa ed uccide Elisa Bravi, la madre dei loro due figli. Quando riprende lucidità, per la donna non c’era più speranza. Nonostante i tentativi di rianimazione, a Pondi non resta altro da fare che chiamare i soccorsi. Quando arrivano, l’uomo non confessa immediatamente l’accaduto, ma finge il malore della donna.
Arrestato immediatamente, il marito ha ammesso di essere lui il responsabile dell’omicidio di Elisa Bravi. Bagnacavallo piange la morte di una donna molto conosciuta dai suoi abitanti, in quanto città non molto numerosa. Un altro caso di violenza sulle donne, costata la vita ad una vittima innocente. I piccoli figli, rispettivamente di 4 e 6 anni, sono stati affidati ai nonni, i quali dovranno svolgere il compito più difficile che la vita gli abbia mai affidato: dire ai nipoti che la mamma non c’è più.
In attesa del processo e di scoprire quale pena sarà riservata a Riccardo Pondi, il Comune di Ravenna dichiara l’importanza della sensibilizzazione di un tema così importante, soprattutto tra i più giovani, nella speranza che un giorno non succedano più episodi del genere.