Quando riaprono le scuole, i ristoranti e i bar regione per regione
Quando riaprono le scuole, i ristoranti e i bar regione per regione
Quando riaprono le scuole, i bar, i ristoranti, le palestre, le piscine, i teatri, i cinema? Sono queste le domande ricorrenti che risuonano nelle menti degli studenti, dei professori, dei gestori delle attività, anche dei fruitori degli spettacoli d’intrattenimento. Il Covid esiste ancora, non è scomparso, l’emergenza sanitaria è ancora in atto, e visti i numeri delle chiamate al 118, si parla già di un inizio arrembante della terza ondata. Al momento, tuttavia, ecco cosa si sa sulla riapertura delle scuole e di tutte le altre attività.
Quando riaprono le attività commerciali nelle Regioni e da cosa dipende
Com’è ben noto, a partire dalla prossima settimana ci saranno nuovi colori a definire le Regioni. Rosso, arancione, giallo: cosa si potrà fare e cosa no. I residenti attendono quasi con ansia il colore della propria regione di riferimento. Come ha reso noto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, la valutazione del colore da associare alle Regioni seguirà “parametri più restrittivi per limitare la diffusione del numero dei contagi”. La preoccupazione è tutta nelle varianti, da cui determina la mutazione del virus e la sua aggressività.
Resta in vigore il coprifuoco, dalle 22 alle 5, il weekend del 9-10 gennaio l’Italia sarà tutta arancione, mentre a partire da lunedì 11 ritornano le fasce, che si coloreranno in base all’indice Rt. Se è pari a 1, si diventa arancioni, se è oltre 1,25 si diventa rossi. Continua invece a essere vietato lo spostamento tra Regioni, almeno fino al 15 gennaio, ma è possibile una proroga fino a fine mese, fatte le solite e dovute eccezioni. Resta in vigore la deroga delle visite a parenti o amici in sole due persone (i minori di 14 anni non saranno conteggiati).
Solo se una zona diventa “bianca” allora potranno essere riaperti bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri e musei. Ovviamente resterebbero vigenti i protocolli di sicurezza finora adottati (utilizzo della mascherina, distanziamento sociale, igiene delle mani, divieto di assembramento). Nella zona bianca potrebbe anche essere allentato l’orario del coprifuoco e ovviamente non ci sarebbero limitazioni sugli spostamenti. Naturalmente, affinché una zona diventi bianca bisognerà essere “virtuosi” sotto l’aspetto della diffusione del contagio e rispettare alcuni parametri ben definiti.
Quando riaprono le scuole
Completamente diverso il discorso delle scuole: alcune Regioni, infatti, decideranno in autonomia. Hanno già preso questa decisione Veneto, Marche e Friuli Venezia Giulia, che riapriranno le scuole superiori in presenza solo al 31 gennaio. Lunedì 11 gennaio sarà il giorno di rientro a scuola per la Regione Campania.
L’Abruzzo ha aperto il 7 gennaio, con il 50% degli studenti delle superiori in presenza che rientrerà l’11 gennaio e, il 16, la percentuale potrebbe aumentare al 75%. Anche la Basilicata ha seguito le stesse direttive del governo, e lo stesso ha fatto il Lazio, mentre in Calabria la riapertura delle scuole avverrà tra il 13 e il 18 gennaio, in base al Comune di riferimento. Attende la Liguria i dati sul monitoraggio che avviene, come di consueto, ogni venerdì.
Il Molise ha deciso di prorogare la riapertura di tutte le scuole al 18 gennaio, mentre in Piemonte si continuerà a studiare a distanza fino al 18 gennaio, con possibile ulteriore proroga. Chiuse le scuole in Puglia, anche se si attendono i dati del monitoraggio per sapere la periodicità. In Sardegna si prospetta un rinvio al 18 gennaio o addirittura fino al 1° febbraio.
Controcorrente Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta: se nella prima regione si riapriranno le superiori il 7 gennaio con il 75% degli studenti in classe, in Valle d’Aosta si è riaperto il 7 gennaio.
Infine la Regione Lombardia ha deciso di proseguire le lezioni per le scuole secondarie di secondo grado con la didattica a distanza al 100% fino al 24 gennaio.