Proroga stato di emergenza 2021: data e cosa cambia per il Covid
Lo stato di emergenza potrebbe subire una nuova proroga, stavolta fino al 31 luglio 2021. Questa sarebbe infatti l’indicazione del Comitato tecnico scientifico. La pandemia è ancora in corso e siamo alla vigilia di una già preannunciata da molti terza ondata, che potrebbe avere pesanti ripercussioni (ancora una volta) sul sistema sanitario, inducendo le Regioni più colpite ad attuare misure restrittive per contenere la diffusione del contagio. Dopo il Regno Unito, la Germania, l’Irlanda e la Spagna, l’Italia sembra attendere il suo turno: molti, tra cui anche il virologo Fabrizio Pregliasco, danno ormai per scontato che la terza ondata ci sarà e che l’aumento esponenziale inizierà la prossima settimana.
Stato di emergenza 2021: proroga fino al 31 luglio? Le indicazioni del Cts
A ogni modo si pensa, anche per i motivi sopraccitati, a prorogare lo stato di emergenza fino al 31 luglio 2021. Questa decisione sarebbe presa sulla base di quattro parametri principali:
- Il virus ha ancora un impatto molto elevato sullo stress ospedaliero e sull’occupazione dei posti letto;
- La campagna vaccinale;
- La situazione internazionale non certo rassicurante;
- La possibile sovrapposizione con l’influenza stagionale.
Gli esperti hanno poi espresso grande preoccupazione per una possibile riapertura degli impianti sciistici, considerando che molti di questi impianti si trovano proprio nelle regioni più penalizzate dalla pandemia. Inoltre è ormai confermato che i Mondiali di sci di Cortina, previsti dall’8 al 20 febbraio, si terranno a porte chiuse e con un protocollo di sicurezza molto stringente.
“L’epidemia è di nuovo in una fase espansiva”
Alla Camera il ministro della Salute Roberto Speranza ha affermato che questa settimana si registra un “peggioramento generale della situazione epidemiologica”, con un incremento delle “terapie intensive”, senza dimenticare “l’indice Rt e focolai sconosciuti. L’epidemia è nuovamente i una fase espansiva”. Si tende così a prorogare almeno fino al 30 aprile lo stato di emergenza, con il Cts che avrebbe indicato di prolungarlo fino al 31 luglio.
Zona arancione e zona bianca: differenze
Molto probabile il divieto di spostamento interregionale anche tra territori che si trovano in zona gialla e il divieto di asporto dai bar a partire dalle ore 18. Inoltre tutte le Regioni a rischio alto (al momento sono 12) finirebbero automaticamente in zona arancione. Confermata l’esistenza di una zona bianca, che arriverà solo in quelle zone dove si conteranno 50 casi per 100 mila abitanti e indice Rt inferiore a 1. Resterà però anche qui l’obbligo di uso della mascherina, divieto di assembramenti e obbligo di distanziamento sociale.