Pensioni ultime notizie: aumento reversibilità, a chi spetta
Pensioni ultime notizie: aumento reversibilità, a chi spetta
Pensioni ultime notizie, anche nel 2021 chi può godere dell’assegno di reversibilità dovrà farne richiesta e potrà richiedere anche gli arretrati, in caso di diritto acquisito negli anni precedenti. La pensione di reversibilità corrisponde a quell’importo riconosciuto al coniuge superstite in caso di decesso del pensionato coniugato/a. La pensione di reversibilità consiste nel riconoscimento di una quota che varia in base al numero dei familiari che compongono il nucleo e al reddito percepito dai diretti interessati. È poi prevista una maggiorazione che va a integrare direttamente l’assegno previdenziale percepito per una quota di circa 50 euro mensili. Si tratta del cosiddetto assegno di vedovanza e dipende prevalentemente da requisiti legati al reddito.
Pensioni ultime notizie: aumento reversibilità, limiti e importi 2021
L’assegno di vedovanza permette dunque un incremento alla pensione di reversibilità che si attesta a 52,91 euro mensili, vale a dire più di 600 euro all’anno. La maggiorazione è riconosciuta solo in presenza di determinate condizioni: più precisamente se il vedovo o la vedova risultino totalmente inabili al lavoro e a loro sia dunque riconosciuta un’invalidità civile totale, ovvero pari al 100%. Inoltre è necessario soddisfare i requisiti reddituali, che variano in base all’anno – dal 1° luglio al 30 giugno 2021 – come indicato dall’Inps. In questo contesto il reddito da non superare ammonta a 28.659,42 euro. L’importo è comunque riconosciuto, ma in misura proporzionalmente ridotta, se il reddito annuo percepito ammonta fino a 32.148,87 euro. In questa eventualità l’importo sarà pari a 19,59 euro al mese, quindi meno di 240 euro all’anno.
LEGGI: Pensione a 60 anni, ecco l’isopensione
Come fare domanda
Per avere la pensione di reversibilità è necessario presentare apposita domanda all’Inps, da inoltrare per via telematica accedendo all’area riservata del portale o chiamando l’apposito numero verde, oppure affidandosi all’assistenza del patronato. Inoltre, se si aveva diritto di ricevere la pensione di reversibilità anche negli anni precedenti, sarà possibile richiedere gli arretrati (fino a un massimo di cinque anni).