Legge 104: lavori fragili e proroga tutela. Le agevolazioni
La pandemia ha riportato sotto la lente di ingrandimento la condizione dei lavoratori appartenenti alle categorie fragili: a cominciare dal decreto “cura Italia” (d. legge 18/2020) che, già nei primi mesi dell’emergenza, ha introdotto alcune precauzioni da adottare.
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Legge 104: lavori fragili e proroga tutela. Le agevolazioni
Con il decreto legge 18/2020 all’art. 26 del d. legge cura Italia si prevedeva che l’assenza dal lavoro venisse equiparata al ricovero ospedaliero. Su questa linea, il Legislatore poteva garantire la retribuzione e nel frattempo la possibilità di allontanare il lavoratore fragile, da contesti rischiosi. Con la Legge di bilancio 2021 relativa all’art.1 comma 481/482 si riprende questa agevolazione prorogando il periodo di tutela 1° gennaio 2021 fino al 28 febbraio 2021 (poiché con il decreto legge precedente, la scadenza era prevista per settembre).
A far chiarezza su questa importante novità è l’Inps: infatti, l’ente ricollega il messaggio 171/2021 a quello 4157/2021 chiarendo ulteriormente che la tutela prevede l’uguagliamento del periodo di assenza del servizio al ricovero ospedaliero, con l’ulteriore precisazione presente all’interno del l messaggio 171/2021 che “l’equiparazione per i lavoratori privati aventi diritto alla tutela previdenziale della malattia comporta il riconoscimento della prestazione economica e della correlata contribuzione figurativa entro i limiti del periodo massimo assistibile’.
A poter richiedere tale sostegno sono sia i lavoratori degli enti pubblici sia i lavoratori degli enti privati che saranno in possesso di una dichiarazione scritta dagli organi corrispondenti medico – sanitarie: queste ultime affermeranno la presenza di problemi di natura immunodepressiva o oncologica, ugualmente inclusi anche i lavoratori che posseggono una certificazione di disabilità con gravità aggiunta.
In riferimento sempre alla norma approvata, viene prolungata fino a fine febbraio anche il diritto che possiedono i lavoratori fragili, di poter continuare le loro ore di servizio attraverso lo smartworking e come prevede l’articolo 26 comma 2 bis del decreto legge “cura Italia” 17 marzo 2020, n° 18, di lavorare in modalità agile “anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto”.
Bonus madri single con figli disabili: i requisiti
Con la Legge di bilancio 2021, tra i bonus per le famiglie è previsto una buona notizia per le mamme single aventi figli disabili e la possibilità di ottenere un assegno di 500 euro e lo si potrà ottenere dal 2021 al 2023.
I parametri che si richiedono per poter ottenere il bonus sono determinati dal comma 365, articolo 1, della Legge di bilancio 2021. Le caratteristiche che dovranno possedere le mamme per ottenere il bonus da 500 euro sono:
- Disoccupate o monoreddito
- Appartenere ad un nucleo familiare monoparentali
- Figli da accudire con una disabilità riconosciuta non inferiore al 60 %
L’obiettivo della legge è quindi quello di sostenere le mamme senza occupazione lavorativa o aventi solo un reddito, in caso di presenza all’interno della famiglia di un figlio affetto da disabilità, accertata almeno al 60%.
Il decreto dovrà comunque concertare il modo per identificare chi sono i beneficiari, le modalità di presentazione delle richieste di “contributo ed erogazione dello stesso”, richiesto entro 60 giorni dall’approvazione della Legge di bilancio 2021.
Legge 104 e Careviger: ecco chi si occupa delle categorie più fragili
A richiede in anticipo la domanda pensionistica, grazie al comma 334 della Legge di bilancio, sono i Caregiver, persona che si prende cura della persona disabile secondo art.3 comma 3 legge 104.
La dotazione di Fondo prevista è di 30 milioni di euro per l’arco di annualità che va dal 2021 al 2023: esso viene formalizzato al fine di riconoscere a pieno titolo il lavoro della figura del Caregiver per quanto riguarda il valore sociale ed economico, non riconosciuto però come professionale, ma inquadrato all’interno di un sistema di agevolazione fiscali. Per questa categoria, i parametri prevedano che gli assistenti svolgano la funzione di Caregiver da almeno 6 mesi (dal momento di invio della richiesta) e che la persona che decidano di assistere corrisponda al coniuge o un parente di primo grado che conviva con una situazione di gravità riconosciuta ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.104; invece se il parente o affine fosse di secondo grado “con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti”.
Superbonus 110%: le novità sulle spese per ascensori e montacarichi
Una delle misure introdotte con i commi 66 – 74 della Legge di bilancio è collegata all’estensione della detrazione del 110 % con un intervento finalizzato alla cancellazione delle barriere elettroniche casalinghe.
Le modifiche che toccheranno tale novità coinvolgono i processi di annullamento delle barriere elettroniche, aventi come oggetto in particolare ascensori e montacarichi: come esprimono i commi: ciò consentirà la realizzazione di strumenti e mezzi tecnologici che garantiranno un miglioramento della mobilità sia in contesti di vivibilità interni ed esterni per le persone che sono affetti da una situazione grave di handicap , ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Valeria La Duca
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