Governo ultime notizie: i passi per la formazione di un nuovo esecutivo
Governo ultime notizie: i passi per la formazione di un nuovo esecutivo
Governo ultime notizie: si apre ufficialmente la crisi con la presentazione delle dimissioni di Conte al Quirinale. Come da prassi, il Capo dello Stato le ha accettate ma con riserva così che il Presidente del Consiglio rimanga in carica per il disbrigo dell’ordinaria amministrazione.
Governo ultime notizie: dimissioni accettate con riserva
Governo ultime notizie: si apre una nuova crisi ma i passaggi istituzionali rimangono sempre gli stessi. Il Presidente del Consiglio Conte ha presentato le dimissioni al Quirinale (nessuna irritazione da parte di Mattarella per un suo presunto ritardo, come riferito inizialmente dai giornali): da questo momento in poi la palla passa al Capo dello Stato. Come da prassi, il Presidente della Repubblica ha accettato le dimissioni ma con riserva così che il Presidente del Consiglio rimanga in carica per il disbrigo della normale amministrazione. Nel corso del colloquio è molto probabile che Conte abbia fatto un quadro della situazione sulle possibilità di raggruppare una nuova maggioranza in caso di reincarico. Un passo informale che, d’altra parte, fornisce delle importanti indicazioni al Colle in vista di un nuovo giro di consultazioni con le forze parlamentari.
Conte spera nel reincarico
Governo ultime notizie: sin dalla conferenza stampa con cui Renzi è di fatto uscito dalla maggioranza (anche se poi si è astenuto al voto di fiducia consentendo all’esecutivo restare in piedi) Mattarella ha fatto capire che non tollererà perdite di tempo ma anche che consentirà la formazione di un nuovo esecutivo solo se potrà contare su una maggioranza solida. Se Conte avesse incassato una sconfitta sulla relazione Bonafede, difficilmente avrebbe potuto sperare in un nuovo incarico. Anticipando le dimissioni, in sostanza prima di finire in minoranza, le possibilità di andare in Parlamento a cercare il sostegno per un Conte ter sono aumentate. Il Colle, oltre che lo stesso Conte, speravano che le dimissioni arrivassero con delle indicazioni più chiare rispetto ai “volenterosi”: la sensazione, invece, è che solo dopo un nuovo passaggio in Parlamento si avranno indicazioni più chiare sui numeri di un eventuale Conte ter.
Partono le consultazioni con i partiti
Governo ultime notizie: consegnate le dimissioni e vista la necessità di appurare la consistenza del supporto a un eventuale il Conte ter, il “galateo” istituzionale – infatti, non sono imposte da alcuna legge – impone la convocazione dei partiti in parlamento al Colle per le cosiddette consultazioni. Questo passaggio servirà per capire che possibilità ci sono rispetto alla formazione di una nuova maggioranza, quindi, darà delle indicazioni fondamentali per individuare la persona più adatta a cui assegnare l’incarico di formare un governo. L’incaricato, che accetta con riserva il mandato, a sua volta fa un giro di consultazioni con i partiti: successivamente torna a riferire al Colle, quindi, scioglie o meno la riserva. Se scioglie la riserva, constatata la sussistenza di una maggioranza in Parlamento, il Capo dello Stato lo nomina a capi del Consiglio dei Ministri. Se invece riferisce che non esiste una maggioranza in Parlamento a suo sostegno, la palla torna nelle mani del Capo dello Stato che può affidare l’incarico a un’altra persona (anche un tecnico o a una figura istituzionale) oppure sciogliere le Camere.
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