Fasce di rischio: quali regioni potrebbero cambiare colore da domenica?
Fasce di rischio: dalla prossima domenica diverse regioni potrebbero cambiare colore. Cresce l’attesa per i dati del monitoraggio di venerdì 29 gennaio che fotograferà l’andamento dell’epidemia dal 18 gennaio in poi.
Fasce di rischio: i “colori” allo stato attuale
Fasce di rischio – Allo stato attuale sono 14 le regioni in zona arancione: si tratta di Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta a cui si devono aggiungere gli ultimi arrivi di Sardegna e Lombardia (dopo una settimana passata in zona rossa per errore). In zona gialla si trovano soltanto Campania, Basilicata, Molise, Toscana e Provincia di Trento. La zona rossa è stata imposta su Sicilia e Provincia di Bolzano.
Chi potrebbe andare in zona gialla
A seguito della pubblicazione del prossimo monitoraggio sull’andamento dell’epidemia, diverse regioni possono sperare di tornare in zona gialla. Tra queste c’è sicuramente la Liguria ma anche il Veneto. Rischiano, d’altro canto, di rimanere in zona arancione la Puglia e, soprattutto, l’Umbria.
La Sicilia uscirà dalla zona rossa?
Fasce di rischio – Secondo le stime, dopo il monitoraggio di venerdì, la Sicilia dovrebbe uscire dalla zona rossa ed entrare in zona arancione a partire da domenica 31 gennaio. Diverso il discorso per la Provincia di Bolzano per cui al momento si esclude il ritorno in zona arancione: anzi, a partire dal weekend potrebbero essere introdotte sul suo territorio nuove restrizioni.
Fasce di rischio: Basilicata verso la zona bianca
L’ultimo Decreto sul contenimento dell’epidemia ha introdotto tra le fasce di rischio anche la “zona bianca”: al suo interno le restrizioni anti-contagio sono decisamente più “soft” rispetto a quelle di zona rossa, arancione ma anche gialla, un po’ sul modello di quanto previsto nei mesi estivi. Per entrare in zona bianca bisogna che in un territorio l’incidenza dei casi resti per 3 settimane consecutive sotto i 50 ogni 100mila abitanti. Al momento, solo la Basilicata si avvicina a questa soglia (ora 96 su 100mila) ma potrebbe raggiungerla molto presto forse già a inizio febbraio.
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