Coronavirus ultime notizie: terapie intensive, contagi e morti al 29 gennaio
Coronavirus ultime notizie: terapie intensive, contagi e morti al 29 gennaio
Coronavirus ultime notizie: l’ultimo bollettino sull’andamento dell’epidemia diffuso dal Ministero della Salute. I dati su nuovi contagi, decessi, ricoveri in terapia intensiva e reparto ordinario, vaccinazioni al 29 gennaio 2021.
Coronavirus ultime notizie: il bollettino del 29 gennaio
L’ultimo bollettino sull’andamento dell’epidemia diffuso dal Ministero della Salute nella giornata di oggi 29 gennaio 2021. Di seguito i dati più significativi:
- Nuovi positivi: 13.574
- Tamponi eseguiti: 268.750
- Nuovi decessi: 477
- Nuovi ricoveri in terapia intensiva: (-18)
- Attualmente ricoverati in terapia intensiva: 2.270
- Nuovi ricoveri in reparto ordinario: (-381)
- Attualmente ricoverati in reparto ordinario: 20.397
- Attualmente in isolamento domiciliare: 445.157
- Attualmente positivi: 467.824
Regioni più colpite e numero vaccinati
Il tasso di positività oggi, venerdì 29 gennaio 2021, si attesta al 5,05% (ieri era più alto al 5,2%). Tra le regioni che hanno registrato il maggior incremento dei contagi: Lombardia (1.900), Emilia Romagna (1.320), Lazio (1160), Puglia (1.069), Piemonte (944), Veneto (985). Dall’atteso monitoraggio Iss sull’andamento dell’epidemia emerge come l’Indice Rt a livello nazionale sia sceso allo 0.84 (valore in flessione per la seconda settimana consecutiva). Un dato incoraggiante considerando anche la diminuzione dell’incidenza dei casi (2989 casi su 100mila abitanti) e dei ricoveri sia in terapia intensiva che in reparto ordinario. Sulla base di questi dati, in deciso miglioramento anche se la situazione resta delicata, molte regioni potrebbero cambiare “colore” da domenica 31 gennaio: Lombardia ed Emilia Romagna verso la zona arancione, come la Sicilia, in zona gialla Veneto, Liguria e Lazio.
Coronavirus ultime notizie – Ad oggi il totale delle somministrazioni di vaccino Covid ha superato quota 1.700.000 mentre sono più di 392.500 le persone che hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose. Come previsto, nel pomeriggio di oggi, l’Ema ha approvato il composto realizzato dalla britannica AstraZeneca: si potrà utilizzare – dopo il via libera che dovrebbe presto arrivare dalla Commissione Europea – a partire dai 18 anni senza limitazioni di età (si era ipotizzato di proibirne l’utilizzo al di sopra dei 55 anni). L’autorità europea ha sottolineato la mancanza di dati sull’effettiva efficacia del composto nei soggetti i più anziani ma si aspetta comunque un livello di protezione adeguato anche in questa fascia di popolazione. Il vaccino di Astrazeneca è meno costoso e più facile da conservare rispetto ai composti di Pfizer e Moderna, tuttavia, l’azienda è ai ferri corti con Bruxelles dopo aver tagliato – di oltre il 60% – le consegne nell’Ue previste nel primo trimestre dell’anno.
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