Chi è Roberto Fico e le sue prospettive dopo il mandato esplorativo
Chi è Roberto Fico e le sue prospettive dopo il mandato esplorativo
Uno sguardo alla carriera e al profilo di Roberto Fico. Dopo il mandato esplorativo per ricomporre la maggioranza in vista del battesimo di un Conte Ter che prospettive per l’attuale Presidente della Camera? Secondo le ultime indiscrezioni punterebbe alla poltrona di sindaco di Napoli.
Roberto Fico: dai meetup allo scranno più alto di Montecitorio
Nato a Napoli, quasi 47 anni fa, dal 2018 Roberto Fico è il Presidente della Camera dei Deputati. Dopo la maturità classica nella sua città ha studiato Scienze della Comunicazione a Trieste. Nel 2005 è stato tra i fondatori del meetup napoletano “Amici di Beppe Grillo” di Napoli: il nucleo originario di quello che poi diventerà il Movimento 5 Stelle (sin dall’esordio della formazione, Fico viene considerano un esponente dell’«ala sinistra» dei pentastellati). Tra il 2010 e il 2011 si candida, senza molto successo, alla carica di Presidente della Regione Campania e poi a quella di sindaco di Napoli. Il salto di qualità, per così dire, arriva nel 2013 quando viene eletto alla Camera proprio tra le fila dei grillini.
Viene candidato alla Presidenza della Camera senza venire eletto, sarà messo a capo della Commissione di Vigilanza Rai. Si siederà sullo scranno più alto di Montecitorio nel 2018 dopo essere stato eletto per la seconda volta consecutiva alla Camera dei Deputati. Poco dopo Mattarella gli assegnerà un mandato esplorativo per vagliare la possibilità di un governo giallorosso: alla fine, il Movimento sceglierà di formare un esecutivo con la Lega di Salvini. A Fico è stato assegnato un nuovo mandato esplorativo pochi giorni fa: stavolta la “missione” del Presidente della Camera consiste nel ricomporre lo strappo tra Italia Viva e l’asse M5S-Pd-LeU.
Il futuro oltre il mandato esplorativo
Di Roberto Fico si è parlato anche come figura di “garanzia” a Palazzo Chigi negli ultimi tempi: in pratica, ancora una volta (dopo l’esperienza del 2018), il suo mandato esplorativo si potrebbe risolvere con un pre-incarico o, addirittura, con il conferimento di un mandato pieno per formare un governo. L’ipotesi non ha definitivamente perso quota (allo stesso modo si parla ancora della Cartabia, della Lamorgese, financo di Draghi), d’altra parte, sembra che – alla fine – la crisi politica si chiuderà inaugurando un nuovo esecutivo a guida Conte, appunto, un Conte ter.
Certo è che se lo strappo con i renziani sarà ricomposto con successo, un compito di certo non semplice, buona parte del merito si dovrà per forza attribuire proprio a Roberto Fico. A quanto riferiscono le ultime indiscrezioni trapelate sugli organi di stampa, il Presidente della Camera sarebbe pronto a capitalizzare questo risultato puntando a un suo vecchio pallino, la poltrona di sindaco di Napoli che sarà presto abbandonata da Luigi De Magistris. Il Conte Ter potrebbe portare a una perdita di consistenza del Movimento nelle stanze che contano, considerando le esperienze Raggi e Appendino, il capoluogo partenopeo rimane l’unico grande centro in cui i 5 stelle hanno qualche speranza di vincere, forse anche l’ultimo appiglio per rimanere fondamentali negli equilibri politici nazionali. Certo è che se Fico vincesse davvero a Napoli, anche la leadership del Movimento subirebbe un netto restyling.
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