Pensioni ultime notizie: assegno più basso per il Covid, cosa fare
Pensioni ultime notizie: un’interessante analisi pubblicata sull’inserto de L’Economia del Corriere della Sera, corredata da infografiche e simulazioni curate da Progetica, informa che l’assegno previdenziale è destinato a ridursi, a causa del Covid, e che pertanto è necessario ricorrere alla pensione integrativa, aumentando un po’ il versamento. La proposta è quella di un “tagliando previdenziale”, come spiega Andrea Carbone, partner di Progetica. “Quando si aderisce a un fondo pensione, ogni tanto è bene fare il cosiddetto monitoraggio, come consigliano anche le norme di qualità Uni Iso sull’educazione e la pianificazione finanziaria”.
Pensioni ultime notizie: gli effetti della rivalutazione coefficienti di trasformazione e del crollo del Pil
Nel 2020 ci sono stati due elementi prevalenti da considerare appieno: il primo riguarda l’adeguamento dei coefficienti di trasformazione in rendita con una riduzione dello 0,4% in media tra il 2020 e il 2021. Poi c’è il crollo del Pil, determinato da un evento imprevisto come la pandemia, e che avrà effetti collaterali importanti sulle rivalutazioni annuali degli assegni nei prossimi anni.
Nel report si ricorda che nel 2021 non cambiano i requisiti anagrafici (e contributivi) per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria e alla pensione anticipata. Tuttavia sarà avviato “uno dei meccanismi automatici previsti per contenere l’aumento della spesa pensionistica di fronte al parallelo incremento dell’aspettativa di vita”, vale a dire la “revisione biennale dei coefficienti di trasformazione in rendita del montante contributivo”. In altre parole, il tesoretto che è stato accumulato durante la vita spesa sul posto di lavoro. Questi nuovi coefficienti sono partiti il 1° gennaio 2020 e resteranno vigenti fino al 31 dicembre 2022 e purtroppo generanno una riduzione sugli importi degli assegni. Per quanto riguarda l’aspettativa di vita, visto l’incremento di mortalità dovuto dalla pandemia, ancora non è chiaro quali saranno gli effetti, visto che l’emergenza è ancora in corso ed è ancora prematuro fornire numeri sul tema.
Crollo Pil: pensioni più basse, ecco perché
Torniamo al Pil: il calo stimato dall’Ue è del 9,9%, Per capire gli effetti sulla rivalutazione annua, è necessario pensare a quanto deciso dalla riforma Dini del 1995, secondo la quale il montante contributivo subisce una rivalutazione annuale a seconda di com’è andato il Pil nel precedente quinquennio. Per fare un esempio di come l’azienda Italia abbia perso nel corso del tempo, possiamo dire che siamo passati dal 2,6% di crescita del Pil nel decennio 1980-1989 allo 0,3% del decennio 2010-2019.
Pensioni ultime notizie: quanto perdono i lavoratori dipendenti
I due elementi sopraccitati, ovvero revisione dei coefficienti e crollo del Pil, determineranno un taglio della pensione tra il 2 e il 7%, con una riduzione di importo compresa tra 26 e 99 euro mensili. Ad esempio, chi oggi ha 30 anni e ha un reddito netto mensile, perderà 26 euro quandro avrà 68 anni e 7 mesi. Per compensare la perdita sarebbe necessario un versamento nel fondo pensione tra 9 e 15 euro. Chi invece ha 60 anni e un reddito netto mensile da 2.500 euro (e andrà in pensione a 67 anni e 3 mesi) perderà ben 50 euro. Per lui il versamento compensativo dovrebbe essere tra 170 e 188 euro. Infine chi ci perde di più è il lavoratore cinquantenne, che andrà a perdere 99 euro mensili. Per compensare la perdita la stima del versamento mensile nel fondo pensione varia da 111 a 140 euro in base alla linea di rischio.
Quanto perderanno i lavoratori autonomi
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, si va da una perdita di 22 euro mensili (per i 30enni chi guadagnano 1.000 euro netti al mese) agli 86 euro (per i cinquantenni che guadagnano 2.000 euro netti al mese). Il versamento mensile stimato per compensare la perdita va dagli 8-13 euro per i primi ai 96-121 euro per i secondi, sempre a seconda della linea di rischio.
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