Pensioni ultime notizie: importi assegni Inps, l’analisi di Cazzola
Pensioni ultime notizie: l’attività lavorativa svolta, la sua stabilità o precarietà, la sua durata, continuativa o interrotta, le qualifiche ricoperte, la retribuzione percepita e la sua variabilità nel corso del tempo, ovviamente la quantità di contributi versati. Tutti questi sono elementi che vanno a influire sugli importi degli assegni Inps, e dunque sulla qualità dei trattamenti. Giuliano Cazzola, in un’analisi su SmartMag, ha preso in considerazione proprio questo concetto, servendosi di tabelle per spiegare meglio la situazione.
Pensioni ultime notizie: confronto lavoro subordinato privato e lavoro dipendente pubblico
Cazzola analizza alcune statistiche per quanto riguarda il lavoro subordinato privato (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti) e il lavoro dipendente pubblico (ex gestioni Inpdap), raffrontando la ripartizione dei trattamenti tra le differenti tipologie e le diverse classi di importo nel biennio 2019-2020.
Pensioni nel lavoro subordinato privato
Nel lavoro subordinato privato, il maggior numero dei trattamenti pensionistici si colloca al di sotto dei 1.000 euro lordi mensili. Sotto i 500 euro abbiamo un totale di 48.173 pensioni, ripartite in 8.610 di vecchiaia, 2.438 anticipate, 10.081 d invalidità, 27.044 di superstiti. Tra 500 e 999,99 euro abbiamo 16.375 pensioni di vecchiaia, 27.909 anticipate, 17-132 invalidità, 65.489 superstiti, per un totale di 110.324. Questo numero è di gran lunga il maggiore di tutti, andando praticamente a più che raddoppiare le pensioni fino a 499,99 euro. Le anticipate sono in numero maggiore nelle pensioni con importi compresi tra 1.000 e 1.499,99 euro: in tutto sono 27.909, su un totale di 59.628. Ovviamente, più si va avanti con gli importi degli assegni, meno sono le pensioni. In quelle di vecchiaia primeggiano comunque gli importi sotto i 1.000 euro.
Nel 2020 scendono di numero le pensioni con importi fino a 499,99 euro (42.492 in totale), mentre aumentano ulteriormente le pensioni con classe di importo compresa tra 500 e 999,99 euro (122.538) e parimenti le classi di importo tra 1.000 e 1.499,99 euro (65.212). Invariate il numero delle pensioni decorrenti anno 2020 con classe di importo tra 1.500 e 1.999,99 euro mentre aumentano quelle con classe di importo compresa tra 2.000 e 2.999,99 euro (40.387 in totale), così come incrementano (leggermente) le classi di importo oltre i 3.000 euro (25.630 contro le 24.277 decorrenti 2019). Gli aumenti sono dovuti anche all’incremento del numero di pensione totale: quelle decorrenti 2019 ammontano a 325.241, quelle decorrenti 2020 salgono a 339.716.
Pensioni erogate nel pubblico impiego: confronto 2019-2020
Nel pubblico impiego la maggioranza delle pensioni liquidate nel 2019 in misura maggiore (59.512) sono quelle con classe d’importo tra 2.000 e 2.999,99 euro: qui trionfano le anticipate (49.150), mentre quelle di vecchiaia sono 7.229. La differenza si vede nel 2020, quando quelle di classe di importo 2.000-2.999,99 euro sono 50.796, mentre quelle tra 1.500 e 1.999,99 euro sono 24.340. Scende però il totale rispetto al 2019, dove le pensioni erogate erano in tutto 159.136, visto che nel 2020 questo numero cala di quasi 10 mila unità (150.053 in totale). Va però detto che il numero delle anticipate nel 2019 è maggiore rispetto al 2020 presumibilmente a causa dell’introduzione di Quota 100, il cui primo anno ha riscosso un discreto successo, soprattutto nel comparto scolastico.
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