Aumento beneficiari gratuito patrocinio nel 2021: chi sono?
Aumento beneficiari gratuito patrocinio nel 2021: chi sono?
La notizia è piuttosto recente e sicuramente segna un punto a favore del diritto di difesa in tribunale. Infatti, sei mesi dopo la sua approvazione, ha ricevuto pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero della Giustizia, attraverso cui è alzata la soglia massima di reddito, per poter usufruire del gratuito patrocinio a spese dello Stato. E’ chiaro allora che nel 2021 i possibili beneficiari aumentano. Vediamo più nel dettaglio quali sono o possono essere.
Gratuito patrocinio, più beneficiari: ecco chi
Coloro che hanno i requisiti e che hanno un reddito totale entro un certo limite aggiornato periodicamente, possono chiedere il gratuito patrocinio per difendersi contro un’accusa in tribunale, sia in un processo penale sia civile, tributario, amministrativo o contabile. Ma non solo: il gratuito patrocinio vale anche nelle ipotesi nelle quali il cittadino agisca in giudizio per tutelare i propri diritti.
In base alle nuove regole, il limite in questione è ora pari a 11.746,68 euro di reddito imponibile, secondo l’ultima dichiarazione dei redditi.
La differenza è significativa, trattandosi di 252,86 euro in più rispetto agli 11.493,82 euro in vigore fino ad adesso. Fondamentali le rilevazioni Istat biennali che accertano i mutamenti socio-economici e che quindi comportano la variazione del limite di reddito per il gratuito patrocinio.
Secondo le stime degli osservatori, la novità comporta in concreto che circa 280mila persone in più potranno quest’anno avvalersi del gratuito patrocinio a carico dello Stato. Aumentano insomma i potenziali destinatari del beneficio in oggetto, ossia: i cittadini italiani, gli stranieri o gli apolidi che siano regolarmente in Italia e gli enti o le associazioni senza scopo di lucro.
Confermati, anche per quest’anno, coloro che non possono, in ogni caso, sfruttare il gratuito patrocinio, ossia coloro che sono stati condannati in via definitiva per reati correlati all’attività mafiosa, all’associazione a delinquere mirata al contrabbando di sigarette o per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. Anche l’associazione a delinquere mirata al traffico illecito di tali sostanze comporta l’impossibilità di ottenere il gratuito patrocinio.
Quali redditi conteggiare per capire se si rientra nel limite?
I redditi da considerare per capire se si rientra o meno nel beneficio del gratuito patrocinio, ovvero per rendersi conto se il limite è superato o no, sono costituiti da tutti quelli imponibili ai fini dell’applicazione delle imposte sui redditi. Possiamo ricordare, ad esempio:
- redditi di capitale;
- redditi d’impresa;
- redditi di cittadinanza;
- redditi da pensione;
- redditi esenti dall’Irpef o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o sostitutiva;
- redditi fondiari;
- redditi da lavoro dipendente;
- redditi da lavoro autonomo;
- interessi su fondi o titoli di investimento.
Anche quanto spettante a titolo di assegno di mantenimento va conteggiato, giacchè rileva la capacità economica totale del possibile beneficiario del gratuito patrocinio a spese dello Stato. E’ intuibile che detta capacità economica andrà comprovata da un’autocertificazione ad hoc, da presentare al momento di chiedere il gratuito patrocinio a spese dello Stato.
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