Programma Mario Draghi: cosa cambia in Italia col nuovo governo
Terminato il secondo giro di consultazioni, nelle prossime ore l’ex Presidente della BCE salirà al Colle per sciogliere la riserva sull’incarico ricevuto da Mattarella. Qualche informazione in più sul programma che Mario Draghi vuole mettere in campo.
Mario Draghi: Riforma di PA, Fisco e Giustizia
In cima alle priorità del Governo di Mario Draghi, innanzitutto, campagna vaccinale da velocizzare e scuola da far ripartire ma, nel breve, far approdare in Parlamento le riforme di PA, Fisco e Giustizia, un passaggio fondamentale per poter spendere con agilità le ingenti risorse del Recovery Plan.
- La Riforma della Giustizia, per quello che si può capire al momento, dovrà rendere meno complesso il sistema. Da una parte pene severe e certe per i reati più gravi, dall’altra, eliminare tutti i passaggi che allungano i processi attraverso la depenalizzazione e la digitalizzazione
- Anche la Riforma della PA si dovrebbe muovere sulla stessa linea: snellire il sistema e renderlo più efficiente e trasparente, soprattutto, in chiave “fare impresa”.
- Venendo alla Riforma del Fisco: Draghi ha già annunciato di pensare a una maggiore “progressività”, se non si arriverà proprio al “sistema tedesco” (cioè con aliquota progressiva in base al reddito) pare che si procederà comunque a una profonda revisione del sistema di “scaglioni” Irpef.
Lavoro e Scuola legati a vaccini più rapidi
Tra le priorità di Mario Draghi anche un cambio di passo nella campagna vaccinale, un tema che a quanto pare andrà a intersecarsi con la ripartenza della scuola.
- Più personale per le somministrazioni e in cima alla lista delle categorie da vaccinare andranno gli insegnanti. Due punti fondamentali in questo senso. Quindi, si pensa anche un coordinamento nazionale della logistica, probabilmente, si spingerà anche per produrre i vaccini in Italia. Intanto, il mondo della scuola si divide sull’allungamento dell’anno fino a giugno.
La campagna vaccinale si interseca anche con la ripartenza delle attività economiche chiaramente: terminare le somministrazioni entro l’estate permetterebbe di riaprire tutto e in sicurezza.
- Nel frattempo, però, bisogna andare incontro ai moltissimi italiani in difficoltà economiche: le misure emergenziali di sostegno al reddito non verranno cancellate con un colpo netto ma verranno abbandonate contestualmente al lancio di ampi investimenti pubblici in politiche attive per il lavoro. Allo stesso tempo, gli aiuti alle aziende diventeranno più selettivi e verranno legati alle potenzialità di crescita dei settori e ad altri fattori come la capacità di transizione ecologica.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it