Ultimi sondaggi Index: Draghi dovrebbe mediare coi partiti per 68,2% italiani
Ultimi sondaggi Index: Draghi dovrebbe mediare coi partiti per 68,2% italiani
Stasera o al più tardi domenica il premier incaricato Draghi potrebbe salire al Quirinale, sciogliere la riserva e presentare la squadra di ministri. L’ipotesi che si fa strada è che della compagine governativa faranno parte sia tecnici che politici ma non i leader dei partiti. Uno scenario, quest’ultimo, che trova il favore del 51,4% degli italiani secondo gli ultimi sondaggi Index per Piazza Pulita andati in onda l’11 febbraio. A volere invece i leader dei partiti al governo è il 33% degli intervistati. Che siano presenti o meno i leader, secondo il 68,2% sarebbe meglio se Draghi mediasse tra le posizioni dei vari partiti che lo sostengono. Solo il 19,9% ritiene che l’ex presidente della Bce debba decidere tutto da solo. Intanto sulla svolta europeista della Lega permangono dubbi: il 47,6% la considera nè sincera nè duratura mentre 42,6% pensa il contrario. Tra questi ultimi, il 19,2% non condivide la conversione europeista.
Ultimi sondaggi Index: la fiducia degli italiani in Draghi
Anche Index ha rilevato la fiducia degli italiani nei confronti di Draghi. Il gradimento si attesta al 61,9% in linea con i dati registrati da altri istituti demoscopici come ad esempio Euromedia. Il premier incaricato riscuote l’81,4% dei consensi tra gli elettori di centrosinistra, il 61,6% tra quelli di centrodestra e il 46,7% tra quelli pentastellati dove permane un consistente bacino di diffidenti (44,9%).
Nella classifica di gradimento riservata ai leader politici, Meloni rimane prima, seppur in flessione di un punto al 37%. Il premier dimissionario Giuseppe Conte, secondo, inizia a pagare la mancata visibilità e scende di due punti al 31%. Terzo, in risalita di un punto al 29%, Salvini. Stabile all’ultimo posto con l’11% Renzi.
Ultimi sondaggi Index: le intenzioni di voto
Chiudiamo con le intenzioni di voto. La conversione europeista porta consensi alla Lega che cresce di quattro decimi al 24,4%. Male il Pd che cala al 19,4%. Tiene botta Fratelli d’Italia, unico partito ad aver detto no a Draghi (16,5%). Risale piano (+0,2%) il M5S che si attesta al 14,7%. Leggeri incrementi per Forza Italia (6,8%) e Azione (3,9%) mentre La Sinistra e Italia Viva rimangono stabili rispettivamente al 3,7% e al 3,1%. +Europa è data al 2%, i Verdi all’1,8% e Cambiamo all’1,4%. La quota di indecisi e non voto è sondata al 38,5%.
Ultimi sondaggi Index: nota metodologica
In attesa di diffusione.
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