Spid, Cie e Cns: ecco come si accede alla PA da marzo, il comunicato
Spid, Cie e Cns: ecco come si accede alla PA da marzo, il comunicato
A partire dal 1° marzo l’accesso ai siti della Pubblica Amministrazione si potrà effettuare solo con queste tre chiavi: SPID, Carta d’Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi. Come previsto dal DL n. 76/2020, noto come Decreto Semplificazione, a partire dal 1° marzo 2021 non si potranno più ottenere le credenziali di Fisconline, mentre quelle già in utilizzo, nei prossimi mesi, saranno gradualmente dismesse. Lo precisa l’Agenzia delle Entrate in un suo comunicato stampa diffuso martedì 16 febbraio.
Come accedere ai servizi delle Entrate dal 1° marzo
Per accedere ai siti della PA bisognerà pertanto dotarsi di una delle tre modalità di identificazione e autocertificazione previste le sopraccitate SPID, CIE e CNS, peraltro già oggi utilizzabili per accedere ai servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate. Per ottenere l’identità digitale SPID, che serve anche per partecipare al cashback di Stato, è necessario recarsi sul sito spid.gov.it/richiedi-spid. Qui si potrà scegliere uno tra i 9 gestori di identità digitale disponibili. In seguito occorrerà seguire la procedura guidata e optare per la modalità di riconoscimento e certificazione identitaria preferita.
SPID, CIE e CNS sostituiranno le credenziali di Fisconline: fino a quando saranno valide
Cosa cambia per i cittadini? Per chi già utilizza le tre chiavi di accesso sopra elencate non cambia nulla. Ci sono invece novità importanti per coloro i quali usano ancora le credenziali di Fisconline: questi ultimi potranno continuare a usare tali credenziali fino alla loro scadenza, ma comunque non oltre il 30 settembre di quest’anno. A partire dal giorno successivo alla scadenza (o dal 1° ottobre) bisognerà essersi dotati di uno dei tre sistemi.
Cosa cambia per imprese e professionisti
Per quanto riguarda i professionisti e le imprese, si legge nel comunicato, queste potranno richiedere le credenziali Entratel, Fisconline o Sister, rilasciate dall’Agenzia anche dopo il 1° marzo e fino alla data che sarà stabilita con un apposito decreto attuativo, come prevede il Codice dell’amministrazione digitale.
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