Pensioni ultime notizie: dopo Quota 100, le opzioni sul tavolo
Pensioni ultime notizie: dopo Quota 100, le opzioni sul tavolo
Pensioni ultime notizie: ormai ci siamo. Dopo la fiducia, il governo Draghi si metterà al lavoro. Diversi i nodi da sciogliere, alcuni dei quali sono stati temi centrali nel discorso di Draghi. Non ci sono le pensioni, come priorità: prima di tutto bisognerà uscire indenni dalla pandemia e, se possibile, più forti. Rivedere la scuola in presenza, recuperando le ore perse. Quindi riformare il fisco (si è parlato di modello danese). Non si è parlato di previdenza, ma ovviamente il ministro del Lavoro delle Politiche Sociali Andrea Orlando avrà delle belle gatte da pelare. Da un lato il reddito di cittadinanza, da ottimizzare soprattutto sotto l’aspetto del (re)inserimento occupazionale; dall’altro Quota 100 e quello che verrà dopo. Le opzioni sul tavolo di Draghi sono molteplici, ma bisognerà ragionare con un occhio alla spesa e un altro al futuro.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 addio
Quota 100 terminerà il 31 dicembre 2021, nessuna possibilità di proroga, nemmeno per un anno. La misura di pensione anticipata introdotta in forma sperimentale, invisa da Bruxelles sin dalle origini, morirà quindi di morte naturale. Le opzioni sul tavolo del nuovo esecutivo sono molteplici, alcune delle quali lasciate in eredità dal governo Conte II. Su questi dossier dovranno lavorare assiduamente Orlando (Lavoro) e Daniele Franco (Economia) per mettere a punto i dettagli.
Uscita a 62 anni e 41-42 anni di contributi
L’ipotesi meno plausibile è quella di una Quota 100 valida solo per chi ha 41 o 42 anni di contributi, ovvero per tutti quei lavoratori che hanno iniziato la carriera presto e che potrebbero uscire dal mondo del lavoro a soli 62 anni. I sindacati sarebbero soddisfatti di un provvedimento del genere, ma sarebbero molte le reticenze da parte del governo.
Quota 102 e agevolazioni per gravosi
L’altra opzione percorribile è aumentare di 2 anni il requisito anagrafico di Quota 100 (si passerebbe così a 64 anni di età anagrafica), mantenendo il minimo contributivo a 38 anni, ma con penalizzazione sull’importo, tranne per chi svolge lavori gravosi e usuranti, per i quali potrebbe restare la Quota 100 così com’è. Difficile anche questa via.
Pensioni ultime notizie: l’opzione del ricalcolo del montante contributivo
Infine potrebbero esserci delle modifiche importanti al montante contributivo versato, con un ricalcolo fatto in base al rapporto tra il coefficiente della pensione ordinaria di vecchiaia (raggiungibile a 67 anni) e quello di uscita anticipata (63-64 anni). Il risultato che emergerebbe darebbe meno peso all’Inps, già gravate da alcuni buchi di cassa che hanno fatto discutere di recente, ma sui quali il presidente dell’Istituto Pasquale Tridico ha ampiamente rassicurato.
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