Notifiche cartelle esattoriali: la nuova proroga dello stop
Notifiche cartelle esattoriali: la nuova proroga dello stop
Durante il discorso in Senato, il neo Premier Mario Draghi ha preso parola su numerose questioni aperte, ma non ha affrontato il tema della possibile nuova proroga della sospensione cartelle esattoriali. Tuttavia, ciò non deve far pensare che l’intenzione sia quella di impedire un nuovo congelamento degli atti. Tutt’altro.
Negli ultimi giorni, pare che l’Esecutivo abbia manifestato la volontà di confermare le scelte fatte dal Conte bis, almeno sul piano fiscale. Ragioni contingenti e assai concrete lo impongono: infatti, l’epidemia legata al covid-19 e il terremoto che ne è conseguito, hanno condotto ad una nuova probabile tregua per quanto riguarda le notifiche cartelle esattoriali ancora in sospeso. Addirittura più di 54 milioni di atti, che subiranno un ulteriore stop fino al prossimo maggio 2021. Vediamo più da vicino.
Cartelle esattoriali e nuovo congelamento: le ragioni
E’ dunque facilmente comprensibile il perchè della proroga del blocco delle notifiche cartelle esattoriali. Si tratta di istituire un nuovo periodo di stand-by, per non gravare ulteriormente su cittadini, famiglie ed imprese, già segnati da una crisi economica certamente non irrilevante. Non solo: la proroga dello stop va anche nella direzione di alleggerire gli uffici statali, ora sotto stress tra bonus e controlli vari.
Il precedente Governo Conte decise, con un primo decreto legge ad hoc, la sospensione dell’attività dell’Agenzia delle Entrate, con riferimento all’invio / notifiche cartelle esattoriali, fino al 31 gennaio 2021. E un ulteriore intervento normativo vi fu in un secondo tempo, congelando le cartelle fiscali fino al 28 febbraio. L’obiettivo di questi provvedimenti è sempre lo stesso: mettere nero su bianco lo stop al versamento di tutte le entrate tributarie, relative a cartelle da pagare, addebiti o avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate/Riscossione.
Più nel dettaglio, fino al primo marzo erano stati congelati i pagamenti in scadenza per l’anno 2020 collegati a ‘Rottamazione-ter’ e del ‘Saldo e stralcio’. Ora, in anticipo rispetto alla data di scadenza, il Governo – come accennato – avrebbe già stabilito un altro importante rinnovo.
Tra riforma fiscale e pace fiscale
Da rimarcare che il terzo stop non deve essere considerato come fine a se stesso, ma deve intendersi collocato in un ben più ampio piano di complessiva riforma del sistema fiscale italiano.
Questo nuovo stop delle notifiche cartelle esattoriali, ha certamente per Draghi la finalità di permettere a non pochi contribuenti in difficoltà economiche, di poter adempiere ai propri obblighi fiscali in modo piu’ sereno.
E, in questo quadro, si insiste nuovamente sul tema collegato della pace fiscale. In particolare, il leader della Lega, Salvini ha ribadito in questi giorni di voler proporre al nuovo Esecutivo Draghi il cosiddetto ‘saldo e stralcio’, ossia l’azzeramento delle cartelle esattoriali al di sotto dei 1000 euro, degli anni passati.
E i numeri giocano, in qualche modo, a favore dell’ipotesi pace fiscale, come misura alternativa al congelamento cartelle esattoriali. Infatti, per quanto riguarda i numeri nazionali, i dati ufficiali ci dicono che i debitori verso lo Stato italiano sono concentrati anzitutto in Lazio, Campania e Lombardia rispettivamente con 1.095.000 cartelle, 961.000 e 950.000. Ma soprattutto ben 9 milioni di cartelle esattoriali, riguardano di un credito al di sotto dei 5.000 euro.
Concludendo, non resta che attendere ancora qualche settimana, auspicando scelte significative anche e soprattutto in ambito fiscale, che segnino finalmente la svolta e un cambio di passo. Come ricordato dallo stesso Draghi, anche la riforma fiscale è una priorità, e l’argomento cartelle esattoriali è solo un aspetto di una questione ben più complessa, ma che merita una soluzione entro tempi ragionevoli.
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