Nuovo Dpcm: cosa potrebbe riaprire da aprile? Le richieste delle Regioni
Nuovo Dpcm: cosa potrebbe riaprire da aprile? Le richieste delle Regioni
La prima stesura del Nuovo Dpcm sulla gestione dell’epidemia dovrebbe arrivare già domani, venerdì 26 febbraio, sarà in vigore fino al 6 aprile. Il ministro Speranza ha già annunciato come l’approccio del Governo Draghi sarà orientato alla “prudenza”. Intanto, però, le regioni spingono per consentire almeno ad alcune attività di ripartire.
Nuovo Dpcm: l’approccio orientato ancora alla “prudenza”
Il Nuovo Dpcm sulla gestione dell’epidemia, il primo che è chiamato a licenziare il Governo Draghi si muoverà in base a quell’approccio di “grande prudenza” già sposato dall’esecutivo a guida Conte. Preoccupa soprattutto la diffusione della variante inglese, sembra ormai destinata a diventare la “versione” principale del nuovo coronavirus.
Per il resto un po’ tutti i parametri con cui si misura l’andamento dell’epidemia sono in peggioramento, l’Rt sta per superare quota 1, in 5 regioni si va verso il superamento della soglia critica di occupazione dei posti di terapia intensiva (30%). Per certificare il quadro complessivo della situazione si aspetta il prossimo monitoraggio della cabina di regia: nel frattempo, dalla Regioni si spinge per ottenere la riapertura almeno di qualche settore economico.
Palestre, piscine, cinema, teatri possono riaprire?
D’altra parte, il governo non sembra disposto ad accontentare gli enti locali con il nuovo Dpcm. Insomma, si continuerà sulla strada del sistema “a colori”, con regole più rigide per le zone rosse e le micro zone rosse, e dello stop allo spostamento tra le regioni (almeno fino al 27 marzo), resta comunque la possibilità di spostarsi per visitare parenti e amici una volta al giorno e di recarsi nelle seconde case nelle fasce di rischio più basse.
Da diversi governatori, invece, si chiede un allentamento della stretta per diversi settori economici: sicuramente da Roma si dirà no alla riapertura serale dei ristoranti. Anche piscine e palestre sono destinate a rimanere chiuse. Il pressing ha qualche speranza di riuscita in più per quanto riguarda l’apertura di cinema, teatri e musei in zona gialla.
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