Lockdown Pasqua: Salvini “irrispettoso nei confronti degli italiani”. Le regole da rispettare
Lockdown Pasqua: il Nuovo Dpcm non è ancora stato ufficialmente licenziato dal Governo Draghi, d’altra parte, il suo raggio d’azione durerà fino a martedì 6 aprile, in pratica, fino a dopo Pasquetta. Dura la reazione del segretario leghista Matteo Salvini alla scelta dell’esecutivo di prorogare le rigide restrizioni già in vigore.
Lockdown Pasqua e Pasquetta: ipotesi concreta
Lockdown Pasqua e Pasquetta – Nel suo ultimo intervento in Parlamento, il Ministro della Salute Speranza ha annunciato, in vista del licenziamento del nuovo Dpcm sull’epidemia, che “non ci sono le condizioni per abbassare la guardia”. Sostanzialmente, anche per i prossimi mesi resteranno in vigore delle rigide restrizioni per quanto riguarda la circolazione e l’interazione sociale. Nello specifico, il provvedimento sulle misure anti-contagio in arrivo durerà dal 6 marzo fino al 6 aprile: quindi, con tutta probabilità, gli italiani passeranno una Pasqua e una Pasquetta molto diverse dal solito.
Le parole dure di Salvini: “irrispettoso nei confronti degli italiani”
Lockdown Pasqua e Pasquetta – “Sindaci di tutti i colori chiedono di riavviare alcune attività economiche, sociali e imprenditoriali che non comportano alcun rischio. Mi rifiuto di pensare ad altre settimane o mesi di chiusura e paura. Se ci sono situazioni a rischio si intervenga a livello locale, parlare già oggi di una Pasqua chiusi in casa mi sembra irrispettoso per gli italiani”. Con queste dure parole il Segretario leghista Salvini ha commentato l’ipotesi di proporre anche per le festività pasquali un modello di chiusura generalizzata molto simile a quella già vista nel corso delle festività natalizie.
In pratica, anche a Pasqua e Pasquetta come a Natale e Capodanno, tutta Italia potrebbe essere posta in zona arancione consentendo lo spostamento in massimo due persone (senza considerare disabili e under 14) una sola volta al giorno presso un’unica abitazione privata (la cosiddetta “deroga alle visite”). Dunque, dovrebbero scattare controlli a tappeto per evitare assembramenti nel contesto delle “tradizionali” gite fuori porta mentre ai ristoranti sarà permesso di rimanere aperti solo a pranzo con obbligo di far sedere al tavolo solo i componenti conviventi dello stesso nucleo familiare.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it