Vaccino Covid: Giorgetti incontra Farmindustria per produzione. Il punto
Vaccino Covid: Giorgetti incontra Farmindustria per produzione. Il punto
L’incontro avvenuto ieri tra il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti e i vertici del settore farmaceutico nazionale potrebbe essere il primo step per la produzione del vaccino Covid in Italia. Cosa intende fare il Governo Draghi e quali problemi dovrà affrontare.
Vaccino Covid: verso la creazione di un polo pubblico-privato
Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha incontrato ieri i vertici del settore farmaceutico italiano, il Presidente dell’Aifa Giorgio Palù e quello di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi. Un primo approccio per valutare la possibilità di produrre il vaccino Covid in Italia. “Si è convenuto di avviare la costruzione di un polo nazionale pubblico privato per realizzare nel medio lungo periodo un contributo italiano in questo ambito” ha dichiarato il titolare del Mise al termine dell’incontro.
“Il governo italiano ha ribadito la massima disponibilità sia in termini di strumenti normativi che di mezzi finanziari all’industria farmaceutica italiana per predisporre ogni tipo di strumento al fine di produrre un vaccino contro il Covid. Non è una cosa semplice questo processo di riconversione. Abbiamo chiesto a tutti il massimo impegno, la massima disponibilità e determinazione per cercare di risolvere il problema” ha poi continuato sempre Giorgetti.
Dai 4 ai 12 mesi per far partire il piano
Le problematiche che si troverà ad affrontare il piano di produzione del Vaccino Covid in Italia non sono legate soltanto alle tempistiche: serviranno dai 4 ai 12 mesi per approntarlo secondo le prime stime. Infatti, anche se l’Italia può sicuramente vantare delle eccellenze in questo campo industriale, al momento, sembra mancare la tecnologia adatta per produrre i composti anti coronavirus, a partire dai bioreattori.
Si tratta, quindi, innanzitutto di dotare le aziende italiane dei macchinari adatti: si valuta se riconvertire quelli già presenti sul territorio o acquistarne di nuovi. Altro punto è quello che riguarda il coordinamento con Bruxelles che finora ha messo in riga i paesi Ue rispetto a fughe in avanti su questo versante. Detto ciò, l’intesa tra governo e industrie farmaceutiche sembra esserci: il prossimo incontro è previsto per il 3 marzo.
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