Riapertura scuole: nodo che rallenta il nuovo Dpcm. L’ipotesi sul tavolo
Riapertura scuole: nodo che rallenta il nuovo Dpcm. L’ipotesi sul tavolo
Riapertura scuole: sembra sia il nodo che sta rallentando il lancio del nuovo Dpcm sulla gestione dell’epidemia. Il provvedimento che sarà in vigore fino a dopo Pasquetta è praticamente pronto ma pare che il governo sia diviso sulle lezioni in presenza in zona arancione.
Riapertura scuole: tema che rallenta il nuovo Dpcm
Riapertura scuole: sembra sia quello delle regole per la ripartenza degli istituti scolastici il tema che rallenta il lancio del nuovo Dpcm sull’epidemia. Il provvedimento che sarà in vigore tra il 6 marzo e il 6 aprile è praticamente pronto: anche per la parte che prevede la chiusura di tutte le scuole, dalla materna in su, in zona rossa.
Le divisioni all’interno della compagine governativa sono comparse invece sulle regole per gli istituti scolastici in zona arancione: la discussione è incentrata sull’ipotesi di fermare le lezioni in presenza dove l’incidenza del contagio superi i 250 positivi su 100mila abitanti (in pratica, attuando il modello delle zone arancione “scuro” che stanno già sperimentando alcune province).
Verso stop a lezioni in presenza in zona arancione “scuro”
Riapertura scuole: nonostante lo scontro interno all’esecutivo, il nuovo Dpcm è destinato ad arrivare entro oggi, martedì 2 marzo 2021. Dunque, con tutta probabilità, almeno fino al 6 aprile, si opterà proprio per uniformare le regole a livello nazionale sul modello delle zone arancione “scuro” che stanno sperimentando alcune province italiane, (ma includendo anche gli asili nido) in primis molte tra quelle lombarde ma anche la provincia di Ancona o quella di Bologna, per esempio.
A questo punto, bisognerà uniformare questa stretta con le restrizioni vigenti per altri settori: come rilevato dai tecnici del Miur, sarebbe inutile chiudere le scuole permettendo però ai ragazzi di assembrarsi nei centri commerciali aperti nei weekend.
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