Sondaggi elettorali SWG, il M5S con Conte leader arriverebbe al 22%
Sondaggi elettorali SWG, il M5S con Conte leader arriverebbe al 22%
Dopo i sommovimenti della scorsa settimana, conseguenti alla novità del governo Draghi, in questa secondo i sondaggi elettorali di SWG vi è un certo riassestamento. Fratelli d’Italia scende di mezzo punto, dopo il grosso avanzamento di 7 giorni fa. Ed è ora al 17%. Si ri-allarga ma rimane piccolo il gap con il PD che cresce di due decimali arrivando al 18,5%, un livello comunque bassissimo rispetto alla media storica
La Lega naturalmente è sempre prima, aumentando del 0,3%. È ora al 23,4%.
Perde più di tutti invece Forza Italia, che scende del 0,6% al 6,9%.
Vanno meglio tutti i partiti più piccoli. Se Azione infatti rimane ferma al 3,9%, Italia Viva e +Europa al centro crescono rispettivamente di due e un decimale andando al 2,8% e 2%.
Su del 0,2% anche Sinistra Italiana, ora al 2,7%, mentre Verdi e Articolo 1 sono entrambi all’1,9%, un decimale in più di una settimana fa.
Ma il dato più interessante di questi sondaggi elettorali è quello che riguarda le intenzioni di voti di un Movimento 5 Stelle con a capo Giuseppe Conte.
Se la disponibilità dell’ex premier dovesse concretizzarsi realmente il movimento farebbe un balzo arrivando al 22%. Prendendo i voti oltre che dagli elettori pentastellati anche dal PD, un 4%, dall’astensione, il 3%, e qualcosa, l’15% anche dagli elettori di centrodestra.
In tal caso un eventuale movimento di Di Battista avrebbe solo il 2%.
Che invece salirebbe al 5% se Conte non scendesse in campo, anche qui si tratta prevalentemente di elettori pentastellati.
Sondaggi elettorali SWG, Conte è popolare anche tra gli ex elettori del Movimento 5 Stelle
Quando un partito ha perso più di metà del proprio elettorato, come il Movimento 5 Stelle, diventa decisivo anche osservare quale sia la popolarità delle nuove scelte tra questi, per spingerli magari al ritorno.
Così è rilevante il fatto che secondo i sondaggi elettorali di SWG Conte sarebbe molto popolare anche tra chi aveva votato nel 2018 ma non lo voterebbe ora. Tra loro il gradimento dell’ex premier arriva al 58%.
È meno del 91% raggiunto tra chi il M5S lo sostiene anche ora, ma comunque più di quanto raccolto da altri leader del movimento. Per esempio Grillo arriva solo al 23% tra gli ex elettori e non fa faville neanche tra quelli attuali, con il 55%. Tra cui Di Maio è invece all’81%, mentre scende solo al 27% tra gli ex. Tra cui è superato da Di Battisti e Fico, al 29% e al 38%.
Male in entrambi i gruppi Crimi.
Sempre i sondaggi elettorali di SWG si sono concentrati anche su cià che il M5S dovrebbe fare per rilanciarsi. E su questo elettori attuali ed ex sono d’accordo: per il 31% di entrambi i gruppi si deve scegliere un leader valido.
Gli ex però insistono anche sulla coerenza con i propri principi, mentre per gli elettori attuali è più importante definire con chiarezza la linea e rivendicare un ruolo importante al governo
Questi sondaggi elettorali sono stati svolti tra il 24 febbraio e il 1 marzo su 1200 soggetti con metodo CATI-CAMI-CAWI
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