Sono diversi i metodi a cui si può ricorrere per la coltivazione della canapa indoor. Uno di questi prevede, per esempio, l’impiego di diverse grow box: si tratta di una soluzione ideale per quei coltivatori che desiderano rivolgere a ciascuna pianta la massima attenzione possibile. Ebbene, grazie a un sistema di questo tipo si ha l’opportunità di dare vita a piccoli ambienti chiusi per mezzo di box o tende particolari. Ciascuna di queste tende prevede un collegamento con il sistema di estrazione dell’ambiente, grazie a cui si effettua il ricambio di aria, che al tempo stesso può essere ripulita senza che gli ambienti interni delle varie tende patiscano delle interferenze.
Come sfruttare più grow box
Se si adotta questa tecnica di coltivazione indoor è necessario ricorrere a un umidificatore o a un deumidificatore; c’è bisogno, inoltre, di installare un condizionatore, mentre per controllare lo spazio interno della growroom occorre una bombola di anidride carbonica a rilascio graduale, che serve anche a massimizzare la resa delle coltivazioni.
Come cominciare
Nel caso in cui si sia alle prime armi e in cerca di informazioni più approfondite, è utile sapere che cimentarsi in una coltivazione indoor è senza dubbio un’esperienza divertente e al tempo stesso gradevole, a condizione che vengano impiegati gli strumenti più appropriati. Inoltre, è sempre importante richiedere e ascoltare i consigli di coloro che hanno già avuto modo di impegnarsi nel settore, anche per non commettere errori in apparenza banali o poco significativi ma che in realtà potrebbero ridurre il raccolto o determinare risultati inferiori alle attese. Visto che si parla di un’attività che richiede un bel po’ di impegno, sarebbe un vero peccato non riuscire a vedere le piante crescere per colpa di un piccolo sbaglio.
L’uso degli estrattori di aria
Un altro metodo di coltivazione indoor a cui ci si può affidare è quello che richiede di installare un estrattore di aria munito di filtro, il cui compito non è solo quello di garantire il ricambio di aria, ma anche quello di filtrarla. Non solo: un altro obiettivo che viene raggiunto è rappresentato dalla riduzione della temperatura della lampada, la quale di conseguenza può garantire prestazioni migliori evitando che l’aria venga scaldata più del dovuto. I modelli di estrattori più avanzati possono prevedere la presenza di un filtro Hepa grazie a cui l’aria viene ripulita dalle micro-particelle gradite. Insomma, in questo caso si parla di un sistema avanzato, che garantisce il controllo e la pulizia assoluta dell’ambiente, consigliato a chi ha intenzione di sviluppare una coltivazione aeroponica o idroponica ma non ai principianti che devono ancora fare esperienza in questo ambito.
La coltivazione semplice con una grow room a circuito chiuso
Chi sta muovendo i primi passi in questo ambito si potrebbe affidare a una coltivazione semplice basata su una grow room a circuito chiuso. Ci si basa, dunque, su un modello di ambiente di coltivazione raccomandato per tutti coloro che non possono utilizzare un apparecchio di estrazione di aria diretta: al suo posto c’è un filtro aria munito di ventola interna grazie a cui l’aria dell’ambiente può essere ripulita e filtrata; un climatizzatore che viene collocato al di sopra del riflettore, invece, garantisce il ricambio. C’è, poi, una bombola a rilascio graduale per mezzo della quale viene garantita la regolazione della CO2 che occorre per la coltivazione: si tratta di un aspetto da cui non si può prescindere per compensare il fatto che l’aria non circola. Così, infatti, è possibile fornire anidride carbonica in più che sarà utilizzata per la fotosintesi.
Il controllo del clima
Uno dei fattori decisivi per il buon esito di una coltivazione di canapa light indoor è rappresentato dal controllo del clima. È importante verificare con attenzione il microclima ambientale, non solo per ciò che concerne la temperatura, ma anche dal punto di vista del livello di umidità; senza dimenticare la sottopressione che dipende dal corretto funzionamento dei vari accessori, a cominciare dall’estrattore di aria. Ecco perché è necessaria elettricità stabile, che deve essere messa a disposizione da un pannello elettrico che andrà connesso in completa sicurezza all’impianto.
Come funzionano gli estrattori di aria
Gli estrattori sono dispositivi attraverso cui è possibile generare il necessario ricircolo di aria all’interno dell’ambiente, al fine di contrastare la comparsa di muffe che potrebbero causare malattie alle piante. Il ricircolo serve, inoltre, per neutralizzare i cattivi odori, soprattutto se abbinato al ricorso a un filtro a carboni attivi. C’è da considerare, poi, che il ricambio di aria assicura l’arrivo di nuova anidride carbonica in maniera costante, contribuisce a estrarre il calore che viene generato dalle piante e – aspetto certo non meno importante – previene gli sbalzi di umidità e le escursioni termiche -.
La scelta del tipo di coltivazione
In vista della scelta del tipo di coltivazione che si ha in mente di mettere in pratica, sono tanti gli aspetti che vale la pena di prendere in considerazione: in primis il budget che si ha a disposizione, e quindi l’entità dell’investimento economico che si è propensi a effettuare; ma ci si deve basare anche sul livello di esperienza di cui si è in possesso. Vari fattori, dunque, che incidono sulla configurazione degli strumenti, ricordando che gli ambienti dovranno essere sempre chiusi in modo ermetico, così da risultare impermeabili all’aria: in questo modo attraverso gli strumenti scelti potrà essere controllato il clima. L’estrattore serve proprio ad assicurare il ricambio di aria in una situazione del genere.
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