Cartelle esattoriali: rinvio a fine aprile sempre più probabile. Le ipotesi
Le prime operazioni del Governo Draghi dovrebbero riguardare le cartelle esattoriali: i tecnici dell’esecutivo valutano lo stop almeno fino al 30 aprile. Si studia anche il rinvio dei versamenti di rottamazione ter e saldo e stralcio.
Cartelle esattoriali: rinvio fino al 30 aprile
Il Governo Draghi sempre più orientato a allungare i termini di notifica delle cartelle esattoriali e di altri tipi di contestazioni fiscali per un valore di circa 50 milioni di euro almeno fino al 30 aprile, data attualmente fissata per la fine dello stato di emergenza. Allo studio dei tecnici dell’esecutivo anche il rinvio alla stessa data delle rate per il 2020 ma anche delle prime relative al 2021 della rottamazione ter e del saldo e stralcio. Entrambe le misure dovrebbero essere contenute nel prossimo Decreto Sostegno anche se si trova ancora nel pieno il dibattito sul contenuto del provvedimento.
Si procederà alla “pulizia” degli importi non pagati?
Oltre al rinvio della notifica delle cartelle esattoriali e dei versamenti relativi alle rate per il 2020 e dei primi mesi del 2021 relative a saldo e stralcio e rottamazione ter al 30 aprile, l’esecutivo guidato dall’ex Presidente della BCE vorrebbe inserire nel Pacchetto Riscossione del Decreto Sostegno anche una cancellazione delle cartelle fino a 5mila euro rientranti nel periodo 2000-2015.
Insomma, sarebbe in cantiere una pulizia del magazzino degli importi non pagati che porterebbe all’eliminazione di circa 60 milioni di cartelle. Con l’ultima cancellazione dei ruoli varata dal Conte I (fino a mille euro per il periodo 2000-2010) furono eliminati 5 milioni di cartelle.
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