Governo ultime notizie: dimissioni Zingaretti da Segreteria Pd. Gli scenari
Governo ultime notizie: nella giornata di ieri, giovedì 4 marzo 2021, Nicola Zingaretti ha annunciato di volersi dimettere dalla carica di segretario del Pd. Il Governatore del Lazio era da tempo oggetto di contestazioni interne: cosa potrebbe succedere adesso.
Governo ultime notizie: Zingaretti annuncia le dimissioni da Segretario del Pd
Governo ultime notizie: un po’ come un fulmine a ciel sereno, Nicola Zingaretti ha annunciato – con un lungo post Facebook – di volersi dimettere dalla carica di segretario del Pd. Il Governatore del Lazio lascerà il vertice dei Dem a causa delle tensioni interne al partito che sembrano essersi intensificate nel corso delle ultime due settimane, in pratica, dalla nascita dell’esecutivo a guida Draghi.
Zingaretti era stato eletto segretario del Pd nel marzo del 2019: aveva vinto le primarie superando Maurizio Martina e Roberto Giachetti con il 66% dei voti. A seguito delle sue dimissioni dovrebbe essere nominato un “reggente” (già in occasione dell’assemblea nazionale convocata a metà marzo il ruolo potrebbe essere affidato allo stesso Zingaretti, per calmare le acque e disperdere le attenzioni dei media), quindi, il Pd organizzerà un Congresso a cui seguiranno delle primarie per eleggere il nuovo segretario.
A quel punto, Zingaretti si ricandiderà? Probabile. Chi potrebbero essere i suoi sfidanti? Ancora presto per dirlo ma tra i suoi sfidanti pare destinato a trovare spazio Stefano Bonaccini, attuale Presidente della Regione Emilia Romagna.
Pesa l’alleanza “stabile” con il Movimento 5 Stelle
Governo ultime notizie: il motivo principale delle dimissioni di Zingaretti sembra da ricercare nelle critiche ricevute dal Segretario del Pd per il tentativo di dare il via a un’alleanza “stabile” tra Pd e Movimento 5 Stelle. Non solo a livello nazionale – come durante il Conte bis – ma anche a livello locale.
Per alcune correnti interne ai Dem (e in particolare per l’ex renziana “Base Riformista” guidata da Lorenzo Guerini e Luca Lotti ma anche per i “Giovani Turchi” di Matteo Orfini), tale strategia indebolirebbe molto il partito, a maggior ragione adesso che lo stesso Conte sembra destinato a prendere la leadership dei pentastellati. Un’altra critica rivolta a Zingaretti negli ultimi tempi riguarda l’assenza di ministri donna nella squadra Pd del Governo Draghi, quindi, del “doppio” incarico dato ad Andrea Orlando, vice-segretario Dem e Ministro del Lavoro.
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