Sondaggi elettorali EMG, con Conte leader M5S solo a un 1,7% dalla Lega
Il tema di Conte leader del Movimento 5 Stelle tiene ancora banco tra i sondaggi elettorali degli istituti. Anche per EMG la sua disponibilità a guidare il movimento cambierebbe il panorama delle intenzioni di voto, e non poco.
Se infatti nella situazione attuale il M5S avrebbe solo 13,8% posizionandosi al quarto posto tra i partiti, con l’ex premier come leader arriverebbe molto più alto, al 21,2%, solo un 1,7% più in basso rispetto alla Lega, che pure risentirebbe della discesa in campo di Conte, visto che perderebbe un 1,2% con l’arrivo di quest’ultimo.
Poco invece cambierebbe per Fratelli d’Italia, al 15,9% senza Conte e al 15,8% con.
Ovviamente invece ci sarebbero conseguenze per il PD. Questi sondaggi elettorali non includono gli effetti delle dimissioni di Zingaretti, ma anche senza questi le intenzioni di voto sono piuttosto deludenti. Il partito avrebbe il 19,4%, ma perderebbe il 5% se Conte fosse leader del Movimento 5 Stelle, visto che molti elettori si sposterebbero su quel partito.
Dietro tra i partiti più piccoli Forza Italia avrebbe un 7,9%, che diverrebbe un 6,6% con Conte leader del M5S.
Poco cambierebbe per gli altri. Italia Viva anzi guadagnerebbe un decimale, passando dal 4,3% al 4,4%, mentre Azione andrebbe dal 3,6% al 3,4%.
LeU avrebbe il 2,8%, ma se si presentasse divisa in Sinistra Italiana e Articolo 1 questi partiti avrebbero ognuno l’1,5%.
Con Conte leader del M5S poi sia +Europa che i Verdi sarebbero al 2%, perdendo uno 0,1% rispetto allo scenario normale.
Sondaggi elettorali EMG, la fiducia in Draghi scende del 2%
La luna di miele di Mario Draghi poi per i sondaggi elettorali di EMG continua, ma non è così intensa come prima. La fiducia nel premier perde il 2%, ed è ora al 61%, comunque 20 punto sopra Conte, che guadagna un punto.
Meloni, Salvini e Zaia seguono stabili dietro, con la leader di Fratelli d’Italia stabile al 39%
Perde poi un punto Berlusconi, al 29%, e Calenda, al 22%, che si fa raggiungere da Di Maio. Fermi ai livelli della scorsa settimana gli altri leader.
Dal punto di vista dei provvedimenti concreti, perlomeno quelli riguardando la pandemia, comunque gli italiani stanno con il governo. Il 62% è a favore dell’ultimo DPCM che ha deciso restrizioni a base provinciale e che sarà in vigore fino a Pasqua.
Il 65% secondo gli stessi sondaggi elettorali si dice d’accordo con la chiusura delle scuole con più di 250 casi ogni 100 mila abitanti.
Del resto la paura delle varianti rimane molto alta. Il 78% li teme, anche se tale percentuale è del 3% inferiore a quella della scorsa settimana.
E non è un caso probabilmente che aumenta di molto la porzione di italiani che sarebbe favorevole a un lockdown nazionale, andando dal 39% al 46%, mentre la percentuale di quanti preferiscono le zone colorate vanno dal 51% al 45%
I sondaggi elettorali di EMG sono stati realizzati il 1 marzo su un panel telematico di 1.487 casi
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