Pensioni ultime notizie: sul tavolo l’ipotesi Quota 92. Come funziona?
Pensioni ultime notizie: sul tavolo l’ipotesi Quota 92. Come funziona?
In questi giorni tanti sono i temi di cui deve occuparsi il Governo guidato da Mario Draghi e, tra essi, si è tornati prepotentemente a parlare di pensioni. Urge infatti una complessiva riforma del sistema, tanto che è ritornata in auge l’ipotesi Quota 92. Si tratta, in verità, di una proposta di cui si è già discusso in passato e che potrebbe, tuttavia, rivolgersi soltanto ad alcune categorie di lavoratori. Di seguito – nell’ambito delle pensioni ultime notizie – vogliamo focalizzarci proprio su di essa, per capire come funziona e chi potrebbero essere i destinatari effettivi della novità. Facciamo chiarezza.
Pensioni ultime notizie: i requisiti di quota 92
Come appena anticipato, il sistema pensionistico è destinato a mutare radicalmente nel prossimo futuro. Infatti, con il tramonto di Quota 100 il 31 dicembre 2021, il Governo dovrà intervenire in maniera significativa per evitare il temuto scalone. Sul tavolo dunque diverse ipotesi, non solo Quota 92 ma anche Quota 102. Esse saranno certamente oggetto di dibattito, sebbene trovare la quadra su un tema così delicato e ramificato come quello pensionistico sarà complicatissimo per il nuovo Governo guidato dall’ex Presidente BCE.
In particolare, dopo che a parlarne lo scorso ottobre era stato il senatore Tommaso Nannicini del PD, Quota 92 è tornata ad essere una ipotesi battuta dal capogruppo del Pd Graziano Delrio, sempre molto attivo sul tema pensioni.
Nell’ambito pensioni ultime notizie, non possiamo dunque non notare che detta misura di anticipo pensionistico – che almeno in ipotesi dovrebbe andare a sostituire Quota 100 prossima alla scadenza – comporta l’uscita da mondo del lavoro, nella sussistenza di due precisi requisiti:
- 62 anni di età anagrafica;
- 30 anni di contributi versati.
Del Rio ha ribadito che il PD è contrario al possibile rinnovo di Quota 100, ma d’altra parte questa non sembra essere un’ipotesi al momento sul tavolo dell’Esecutivo. E’ necessario però pensare ad una soluzione diversa per impedire che coloro che per pochi mesi non raggiungeranno i requisiti per l’accesso a Quota 100 siano grandemente svantaggiati. Ecco perchè proprio Del Rio, in tema di pensioni ultime notizie, ha rilanciato l’ipotesi di quota 92.
Pensioni ultime notizie: il rischio scalone dopo quota 100
In tema di pensioni ultime notizie, in molti si domandano che cos’è il tanto temuto scalone, che tornerebbe dopo la fine di quota 100, cioè a partire dal primo gennaio 2021. Ebbene, non è difficile comprendere di che si tratta. Semplicemente, la pensione di vecchiaia, sulla scorta delle norme attuali, comporta il ritiro dal lavoro a 67 anni e un’anzianità contributiva minima di anni 20. La pensione anticipata senza il vincolo dell’età anagrafica ma con esclusivamente il requisito contributivo da avere è pari a 42 anni e 10 mesi per i lavoratori e poco meno di un anno per le lavoratrici, vale a dire 41 anni e 10 mesi. Come detto, il 31 dicembre “termina” Quota 100 che consente di anticipare la pensione a 62 anni di età anagrafica e con 38 di contributi.
In buona sostanza, dal primo gennaio si torna alle regole di prima e quindi allo “scalone” di 5 anni di età: da 62 a 67 anni. E’ ormai chiaro a tutti che Draghi non prorogherà quota 100. Pertanto, con il termine dell’esperienza Quota 100, emerge il pericolo scalone, giacchè il pensionamento sarebbe accessibile soltanto a partire dai 67 anni di età. Urge insomma una tempestiva soluzione.
Il punto è che Quota 92 al momento resta solo una proposta, sulla quale non è ancora iniziato il confronto con le parti sociali. Ma in tema di pensioni ultime notizie, Delrio ha voluto precisare: “Per un Italia più giusta. Allo scadere di Quota 100, introduciamo Quota 92 (30 anni di contributi e 62 d’età) che aiuti donne e lavoratori impegnati in lavori usuranti. Diamo maggiori garanzie ai giovani. Anche così si esce dalla crisi“.
Quota 92: come funzionerebbe?
Come accennato, non tutti i lavoratori, ma solo alcuni, sarebbero destinatari delle nuove regole di quota 92. La finalità è aiutare le fasce più fragili dei lavoratori, tra cui anche donne e e chi svolge mansioni usuranti.
In verità, il funzionamento di Quota 92 non sarebbe così diverso da quello di Quota 100. La differenza è da rintracciarsi nel limite di età anagrafica richiesto per accedere alla pensione, nonché nei contributi previsti.
Per ambo le misure, infatti, il diritto alla pensione è maturato quando la somma tra età e contributi dà come risultato il numero di cui alla “Quota”. Ciò che rileva è che, se per Quota 100 è comunque obbligatoria un’età minima di 62 anni, ed un minimo di 38 anni di contribuzione previdenziale, a Quota 92 si potrà avere accesso sempre a 62 anni ma con ‘soli’ 30 anni di contributi.
Qui però c’è il rovescio della medaglia: infatti, in dette circostanze dovrà essere disposta una sorta di penalizzazione per coloro che decidono di accedere a Quota 92. Ecco allora che in tema di pensioni ultime notizie, abbiamo la differenza più significativa rispetto a Quota 100 (che invece non comporta alcun taglio dell’assegno).
Varie le penalizzazioni ipotizzate finora: si ragiona di un taglio del 3% per ciascun anno di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia – ossia per un massimo del 15% – ma anche si pensa ad un possibile ricalcolo interamente contributivo dell’assegno pensionistico.
Quota 102 per chi non ha i requisiti per Quota 92
Abbiamo appena visto che, in tema di pensioni ultime notizie, la platea dei beneficiari di quota 92 sarebbe comunque piuttosto ristretta. Che succede agli altri lavoratori? Ebbene, per essi potrebbe essere introdotta Quota 102, in modo da impedire il temuto scalone di 5 anni, che si produrrebbe con l’addio a quota 100. In detta ipotesi, la somma tra età anagrafica e contributi dovrà essere corrispondente a 102, invece l’età minima per l’accesso alla pensione aumenta fino a 64 anni, con 38 anni di contributi.
Concludendo, secondo gli osservatori è comunque già certo che l’eventuale introduzione di Quota 102 dovrà comportare anch’essa una penalizzazione per coloro che optano di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e l’accesso anticipato alla pensione. In buona sostanza, è in vista un taglio all’assegno pensionistico anche in queste circostanze, giacchè per tale misura di flessibilità l’UE richiede dei ‘contrappesi’ significativi.
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