Vaccino Covid ultime notizie: verifiche su Astrazeneca. Cosa succede?

Vaccino Covid ultime notizie: verifiche su Astrazeneca. Cosa sta succedendo?

Vaccino Covid ultime notizie: verifiche su Astrazeneca. Cosa sta succedendo?

Partono controlli sul Vaccino Covid Astrazeneca in molti paesi tra cui l’Italia a seguito delle segnalazioni di morti “sospette” in Danimarca e Austria. Cosa sta succedendo?.

Vaccino Covid: cosa è successo in Austria e Danimarca

Il Vaccino Covid di Astrazeneca sotto la lente di ingrandimento delle autorità sanitarie Ue dopo alcuni casi di morte “sospetta”. L’utilizzo del composto al momento risulta bloccato (per almeno due settimane) in Danimarca (analoghe misure sono poi arrivate da Islanda e Norvegia): il grave provvedimento è scattato dopo i problemi cardiocircolatori (trombosi ma anche embolie) rilevati in alcuni soggetti cui era stato somministrato.

Qualche giorno fa, in Austria si è deciso di ritirare un lotto del Vaccino Covid Astrazeneca (lo stesso lotto è sotto analisi nei paesi baltici e in Lussemburgo): l’ipotesi è che la somministrazione del composto sia legata ad alcuni casi di trombosi. Sulla scia di questi provvedimenti anche l’italiana AIFA ha scelto di bloccare l’utilizzo di un lotto Astrazeneca per svolgere dei controlli in merito al nesso tra uso del composto e casi di trombosi: la magistratura indaga su due casi di morte “sospetta” che hanno riguardato un militare e un poliziotto.

L’Agenzia del Farmaco Europea (EMA) ha sottolineato però che, nonostante sia fondamentale approfondire il legame tra questi eventi il prodotto di Astrazeneca (di cui al momento non c’è alcuna prova), sono stati finora segnalati 30 casi di “effetti collaterali” gravi su 5 milioni di somministrazioni.

L’Ema approva il composto Johnson&Johnson

Mentre continuano i controlli sul vaccino Covid Astrazeneca, arriva l’approvazione dell’Ema all’utilizzo del composto Johnson&Johnson. Era una notizia attesa anche e soprattutto perché il prodotto dell’azienda Usa prevede la somministrazione di una sola dose: chiaro che il suo utilizzo potrebbe velocizzare la campagna vaccinale europea.

Tra l’altro, il vaccino Covid di Ema è basato su una tecnologia “tradizionale” (si utilizza un adenovirus come vettore) rispetto ai composti Pfizer e Moderna (realizzati con il metodo dell’Rna messaggero): dunque, è molto meno costoso degli altri e può essere conservato in maniera più “semplice” (non c’è bisogno di mantenerlo a temperature bassissime come i due di prima).

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